Da secondo dopoguerra fino agli anni Ottanta in Belgio circa 30 mila bambini sono stati venduti dalla Chiesa cattolica all’insaputa delle loro madri. Il dato shock emerge dal podcast “Kinderen van de Kerk” (Figli della Chiesa) prodotto dal giornale Het Laatste Nieuws.
Madri e figli adottivi hanno testimoniato per la prima volta i fatti. Per decenni le giovani donne sole e incinte sono state costrette ad affidare i propri figli a genitori adottivi. Questi ultimi spesso pagavano per averli.
Il ministro della Giustizia, Paul Van Tigchelt, ha precisato che quattro sacerdoti erano già stati sospesi e radiati dalla Chiesa dall’elenco dei ministri del culto pagati dal Ministero della Giustizia. E sono ancora in corso le indagini su altri quattro sacerdoti che potrebbero essere coinvolti nello scandalo.
Il ministro ha inoltre sottolineato il lavoro in corso svolto dalla commissione parlamentare d’inchiesta incaricata di indagare sul trattamento degli abusi sessuali commessi all’interno e all’esterno della Chiesa, nonché l’adozione di un emendamento che consente di riconoscere i bambini adottati illegalmente come vittime della tratta di esseri umani.
“Quello che è successo è spregevole. Questi fatti devono essere esaminati fino in fondo”, ha affermato Van Tigchelt che ora teme la possibile prescrizione dei fatti. Il ministro ha anche chiesto un’adeguata preparazione alla visita di Papa Francesco, prevista in Belgio nel 2024, e ha ritenuto opportuno svolgere un’indagine. (AGI)
BRA