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Violenza donne: Polizia, come proteggersi da quella online

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La violenza online contro le donne può cominciare tra i banchi di scuola, si insinua fra le battute ‘pesanti’ dei compagni, cresce sui social network con i commenti sessisti ai post, si diffonde con gli insulti sulla messaggistica, click dopo click, parole di gelosia e controllo diventano violenza reale. Nel suo report sul fenomeno, “Free and s@fe online”, la Polizia postale e delle comunicazioni da’ a tutte le donne – mamme, mogli, figlie, fidanzate – una serie di consigli preziosi su come difendersi.

SUI SOCIAL NETWORK – Ricordati che il tuo profilo è personale e riservato. Non consentire a nessuno di accedere con le tue credenziali, non condividere con chi dice di amarti la password e usane una diversa per ogni social. Ricordati di cambiarle almeno ogni tre mesi. La gelosia non è un buon motivo per rinunciare ai propri spazi, nemmeno a quelli online. Spesso è il preludio del controllo morboso.

SE TI REGALA UNO SMARTPHONE O UN TABLET – Provvedi in autonomia alla sua inizializzazione. I profili di attivazione devono essere intestati a te, impostati direttamente da te, e protetti con password ‘robuste’, scelte liberamente e tenute riservate. Se si rifiuta di lasciarti inizializzare il dispositivo, forse vuole usarlo per controllarti e, magari attraverso specifici software, avere accesso alle tue interazioni online con gli altri. La riservatezza delle comunicazioni è un diritto costituzionale a cui non devi rinunciare. Nessuna forma di amore può pretendere di distruggere ogni spazio privato, anche online.

SULLO SMARTPHONE – Imposta un codice di accesso e mantienilo riservato, attiva il riconoscimento facciale o l’impronta digitale. Nessuno può pretendere di avere il pin del tuo dispositivo e non sentirti in dovere di dimostrare, a chi te lo chiede, di essere sincera. Se qualcuno ti offre di controllare il suo cellulare, pretenderà di controllare il tuo. Il controllo è una forma di coercizione che dissolve la tua libertà, se non rispetta i tuoi spazi online, non rispetta chi sei.

SULLA GEOLOCALIZZAZIONE – Sistemi Android e IOs offrono la possibilità di condividere la propria posizione con altri utenti, 24 ore su 24. Rifiuta o disattiva la localizzazione automatica, se ti viene imposta come necessaria per ottenere fiducia. Vai dove vuoi, non dirlo a chi lo pretende, sei libera. Seguire i tuoi spostamenti danneggia la tua libertà e subordina al controllo il tuo diritto di essere amata e creduta.

FAI LOGOUT – Ogni volta che accedi alla tua mail, alla tua messaggistica online, ai tuoi profili social, utilizzando un pc o un altro dispositivo condiviso con altri, ricordati di fare logout, di scollegare il dispositivo dai tuoi profili. Non memorizzare le credenziali in modo automatico perché questo consentirà agli altri utilizzatori del dispositivo di accedere alle tue informazioni. Se qualcuno accede ai tuoi profili online con l’idea di “dare un’occhiata” nel tuo mondo di relazioni, valica il confine del rispetto e della fiducia.

FAI UN CONTROLLO PERIODICO – Fai attenzione a quali dispositivi sono collegati ai tuoi account social o di messaggistica: se non conosci alcuni di questi, è possibile che qualcuno stia leggendo le tue comunicazioni senza permesso. Chi ti spia non riconosce la tua libertà e cerca di controllarti anche nei tuoi comportamenti online. Non consentirlo a nessuno.

NON RIMANERE INDIFFERENTE – La violenza di genere, anche online, non è mai un problema privato. Chiunque subisca il controllo da parte di altri, chiunque sia oggetto di attenzioni morbose, chiunque soffra per forme di gelosia che generano disagio, ha bisogno dell’aiuto degli altri. Parla con le donne che ti sembrano in difficoltà e non lasciarle sole. Segnala a commissariatodips.it e rompi il silenzio in cui è costretto chi subisce. (AGI)

BAS