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Editoria: i piccoli librai contro “Più libri, più liberi”

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Anche quest’anno ad accompagnare la fiera “Più libri, più liberi” ci sono le polemiche dei piccoli librai indipendenti di Roma. Una categoria che negli anni, ha visto ridursi notevolmente il numero di punti vendita nel territorio urbano. Si tratta di micro-imprese con uno o due addetti, che tengono vivi dei presidi culturali nei quartieri e si tengono in piedi con attività come laboratori, presentazioni e talvolta aggiungendo alla propria attività un codice ateco utile alla somministrazione di bevande. L’Associazione dei Librai calcola che dal 2007 ad oggi sono oltre 250 le librerie che hanno chiuso i battenti a Roma, complice il commercio elettronico, la grande distribuzione e un profitto sul prezzo di copertina a dire poco irrisorio, pari al 30 per cento, che non permette talvolta neppure di coprire i costi e i rincari (come quello dell’energia). Per questo la manifestazione della Nuvola nel ponte dell’Immacolata rimane indigesta a chi ogni giorno lotta per la sopravvivenza. Quello che i librai contestano è che si svolga proprio nel periodo natalizio, quello dove il volume d’affari è maggiore e per questo lo spot che molti librai stanno facendo circolare sui social è “scegli in fiera, compra in libreria”. Fino al 2025 è in essere il contratto di affitto della Nuvola, dopodiché gli organizzatori e le istituzioni locali hanno aperto uno spiraglio per spostare al kermesse in un altro periodo dell’anno. E i librai replicano “beato chi ci arriva”. (AGI)
SDB