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A Berlino Italia e Germania firmano Piano d’Azione

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(dall’inviato Luigi Conte) Italia e Germania rafforzano ulteriormente la propria collaborazione con un Piano d’azione firmato oggi a Berlino dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e dal cancelliere tedesco, Olaf Scolz, nell’ambito del vertice intergovenativo dei due Paesi. Un appuntamento al quale hanno partecipato, oltre a Meloni, anche il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, e il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che hanno avuto incontri bilaterali con i loro omologhi nelle rispettive Cancellerie.
Il Piano, che prevede cinque capitoli tematici (economia, innovazione e coesione sociale; clima, energia e ambiente; politica estera e di difesa; agenda europea e migrazione; contatti tra le società civili e cultura) “innalza la nostra collaborazione bilaterale e penso che sia una buona notizia per i nostri popoli e anche per l’Ue nel suo complesso”, ha detto Meloni nella conferenza stampa con Scholz, tenuta dopo la firma del documento. “Con il vertice intergovernativo che celebriamo oggi – ha aggiunto il presidente del Consiglio – la nostra cooperazione fa un importante salto in avanti. Italia e Germania tornano a incontrarsi in questo formato dopo 7 anni e questo segna un cambio di passo nelle nostre relazioni, che sono già eccellenti”. “Io trovo la Germania un partner affidabile e il cancelliere Scholz una persona molto affidabile, tra noi le cose funzionano perché siamo abituati a parlare in modo chiaro”, ha poi sottolineato Meloni. Prima del vertice, Meloni e Scholz si sono collegati insieme alla videoconferenza dei leader del G20, alla quale ha partecipato anche Putin. “Penso che per lui sia stata una occasione di visibilità politica”, ha osservato Meloni, sempre in conferenza stampa. Per arrivare alla pace, ha ribadito il premier, “basta banalmente che la Russia ritiri le proprie truppe dal territorio invaso”. “Non bisogna confondere la pace con l’invasione”, ha poi sottolineato Meloni. “Per la prima volta Putin ha partecipato on-line a una riunione del G20, gli ho chiesto che metta fine all’aggressione all’Ucraina in modo che finalmente la guerra finisca”, ha affermato Scholz.
Per quanto riguarda la crisi palestinese Meloni e Schoz hanno entrambi affermato che la soluzione non può che ssere quella dei due Stati. “Israele e Palestina hanno il diritto di intendersi e le pause umanitarie sono fondamentali. Sono d’accordo con l’Italia sulla necessità di maggiori aiuti a Gaza e sulla soluzione dei due Stati, che è quella che permetterà di convivere in pace”, ha spiegato Scholz. Un altro tema affrontato è stato quello del Patto di Stabilità, i cui negoziati sono in corso: Scholz ritiene che si possa arrivare a un’intesa. “Possiamo riuscire ad arrivare a un accordo, tutti collaborano con il massimo impegno”, ha osservato il cancelliere, ricordando che “l’ultimo incontro dei ministri delle Finanze ha dato segnali molto positivi, tutti stanno lavorando con un ritmo molto intenso”. L’Italia, ha assicurato da parte sua Meloni, non vuole “una politica di bilancio allegra” ma “insistiamo sulla necessità di proteggere gli investimenti”. “In Europa si fanno dei passi in avanti giorno dopo giorno sul Patto di stabilità – ha proseguito il premier – ma è necessario chiarire quali siano le necessità per trovare delle soluzioni di sintesi”, ha detto Meloni. “Secondo noi e’ importante che le nuove regole della governance proteggano gli investimenti che si stanno facendo”, ha aggiunto. “La posizione della Germania richiama al rientro del debito e stiamo cercando un punto d’incontro per un Patto di stabilita’ e crescita che sia possibile rispettare”, ha infine spiegato Meloni.
Si è parlato anche dell’accordo sui migranti tra Italia e Albania: “E’ una questione che è stata già affrontata dalla Ue ed è tutta all’interno del diritto europeo”, ha detto Scholz nella conferenza stampa congiunta con Meloni. Il cancelliere ha aggiunto che “l’amicizia e la vicinanza di Italia e Albania hanno avuto un ruolo importante, ma sappiamo tutti che dobbiamo trovare un percorso per regolare la migrazione e abbiamo bisogno del partenariato con i Paesi di transito e di lavorare assieme a livello comune per una soluzione”. “L’accordo fra Italia e Albania – ha spiegato Meloni – è una cornice che va messa a terra con le norme necessarie. Io penso che sia un accordo innovativo, che rispetta pienamente le regole, anche quelle europee, ma che può rappresentare anche un modo diverso di cooperare con i Paesi terzi per affrontare una questione sulla quale tutte le soluzioni messe in campo finora non sono state abbastanza efficaci”. Per quanto riguarda il dossier Lufthansa, “noi siamo pronti a inviare la notifica all’Ue la settimana prossima. Auspichiamo una soluzione immediata e la capacità di chiudere questo dossier perché anbbiamo fatto un buon lavoro insieme”, ha poi spiegato Meloni.
Nell’ambito del vertice si è svolto anche un business forum organizzato da Maeci, Mimit, Confindustria e dalla corrispondente tedesca Bdi. Italia e Germania sono “due potenze industriali dell’Unione europea con comparti industriali strettamente interconnesi, il successo industriale della Germania è il successo industriale dell’Italia e viceversa”, ha detto Tajani aprendo l’evento. “C’è un rapporto di amicizia consolidato anche tra le due organizzazioni industriali. Siamo il nocciolo duro dell’industria europea”, ha aggiunto. Germania e Italia sono le prima realtà manifatturiere d’Europa”, come “due realta’ interconnesse”, ha detto Meloni. “Ci sono settori che hanno gia’ sviluppato un’integrazione profonda, l’automotive e la meccanica avanzata”, e altri in cui la cooperazione deve essere valorizzata: “La difesa, le infrastrutture e l’energia”. (AGI)

CNT