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Proroga Superbonus 110%: la soluzione per i cantieri in corso

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È chiaro ormai a tutti che la questione proroga superbonus 110% sia diventata un argomento scomodo e di difficile soluzione per i vari gruppi di maggioranza parlamentare.

È anche vero che come si inizia a parlare di proroga, immediatamente partono nuovi cantieri e diventa difficile programmare dati di bilancio. Ma è altrettanto chiaro che, nonostante tutte le criticità, il problema vada risolto senza indugi. Non farlo porterebbe al fallimento di aziende serie e oneste operanti nel mercato delle costruzioni da decenni.

A questo punto il buon senso vuole che si blocchi l’inizio di nuovi cantieri e al contempo si dia la possibilità alle imprese di chiudere quelli iniziati con i giusti tempi. Come si potrebbe fare?

Proroga Superbonus 110%: la possibile soluzione

Mi permetto di proporre al Governo questa soluzione. Considerato che l’intento è quello di concedere più tempo solo ai cantieri che sono rimasti invischiati nel blocco della cessione dei crediti, l’idea è quella di vincolare la proroga proprio ai contratti che prevedevano l’utilizzo delle opzioni alternative e che al 30 settembre 2023 hanno già eseguito almeno il primo SAL del 30% mediante asseverazione e visto di conformità.

Per questi cantieri è più che lecito oltre che rispettoso prevedere una proroga al 31 dicembre 2024 che consenta di concludere tutte le lavorazioni con aliquota al 110%. Solo così si avrebbe la certezza di completare unicamente i lavori realmente iniziati e fermi per mancanza di monetizzazione dei crediti fiscali, prodotti e presenti nel cassetto fiscale.

In questo modo si cristallizzano i lavori eseguiti e ancora da realizzare, dando la possibilità alle imprese di completare con i tempi giusti il cantiere, senza incorrere in corse o falsi e soprattutto senza mettere a rischio la sicurezza degli operatori sui cantieri e al Governo di fare le giuste valutazioni con dati certi.

Naturalmente resta inteso, come più volte denunciato, che bisogna fare in modo di far circolare i crediti e soprattutto monitorare le operazioni di acquisti dei crediti, ormai sfuggiti a qualsiasi percentuale e sempre più bottino scellerato di spregiudicati avvoltoi finanziari.

di Sabatino Nocerino – fonte: https://www.lavoripubblici.it/