La casa automobilistica francese Renault ha registrato un aumento delle vendite del 7,6% nel terzo trimestre, grazie soprattutto all’aumento dei prezzi dei suoi modelli, che le ha permesso di confermare gli obiettivi finanziari per il 2023.
Il gruppo ha registrato un fatturato nel terzo trimestre di 10,5 miliardi di euro, di cui quasi il 90% generato dalle attività automobilistiche (+5%), con 511.000 veicoli venduti (+6,1%) in tutto il mondo. Nonostante l’aumento delle immatricolazioni, i volumi sono diminuiti (-1,6 punti), a causa di “un maggiore destoccaggio da parte della rete di concessionari indipendenti”, ma ciò è stato ampiamente compensato dall’aumento dei prezzi dei modelli (+7,5 punti), che riflette la strategia di Renault di concentrarsi su un minor numero di vendite a prezzi più elevati.
“Siamo entrati nell’ultimo trimestre dell’anno con fiducia”, ha dichiarato il direttore finanziario di Renault Thierry Piéton, in un comunicato stampa. Nel dettaglio, la marca Renault ha visto aumentare le proprie vendite dell’11% e Dacia del 2,4%. Nei primi nove mesi dell’anno, le vendite di Dacia, marchio low-cost, sono aumentate del 16,7%.
Il marchio Renault ha registrato un aumento del 22% delle vendite di veicoli elettrici (compresi gli ibridi e gli ibridi plug-in), che ora rappresentano il 43% delle vendite di autovetture in Europa. L’azienda spera di “accelerare ulteriormente questo slancio” con il lancio della Scenic E-tech e della Renault 5.
Nei primi nove mesi dell’anno, il gruppo ha confermato la sua ripresa, un anno dopo la sua precipitosa uscita dalla Russia: ha realizzato vendite per 37,4 miliardi di euro, con un aumento del 21,1% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Forte di questi risultati, Renault, che vanta 105.812 dipendenti in 35 Paesi, ha dichiarato di confermare i suoi obiettivi finanziari per il 2023, che aveva già indicato a giugno: punta a un flusso di cassa di almeno 2,5 miliardi di euro e a un margine operativo tra il 7 e l’8%.
Il gruppo prevede “un margine operativo nella seconda metà dell’anno superiore a quello del primo semestre, che si è attestato al 7,6%”.
Nel 2022, la casa automobilistica ha chiuso in rosso, con una perdita netta di 338 milioni di euro, soprattutto a causa della vendita del produttore russo di Lada Avtovaz, decisa dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. (AGI)
GIO