La crescita economica cinese è rallentata nel terzo trimestre ma ha battute le attese di mercato. Il Pil cinese è cresciuto del 4,9% su base annua nel terzo trimestre, secondo quanto comunicato dall’Ufficio nazionale di statistica. Si tratta di un ritmo più lento rispetto al trimestre precedente (+6,3%). Ma il dato è superiore alle stime degli analisti che si aspettavano un rallentamento più marcato (+4,3%). Su base trimestrale, che è una base di confronto più realistica, la crescita del gigante asiatico è accelerata a +1,3%, dopo il +0,8% del periodo luglio-settembre. La Cina punta a una crescita “intorno al 5%” quest’anno, un obiettivo che potrebbe essere difficile da raggiungere senza un massiccio piano di stimoli, secondo alcuni economisti, mentre il governo sta privilegiando misure mirate. Pechino ha pubblicato i dati economici in un momento in cui il gruppo immobiliare Country Garden è in crisi e rischia formalmente il suo primo default.
Il rallentamento della crescita cinese si è registrano nonostante la ripresa dei consumi, in una fase in cui la crisi immobiliare senza precedenti sta penalizzando l’attività in un settore chiave della seconda economia mondiale. Il settore immobiliare, che da tempo rappresenta un quarto del prodotto interno lordo cinese in senso lato, sostiene migliaia di aziende ed è una delle principali fonti di occupazione.
Per due decenni, il settore ha goduto di una crescita folgorante. Ma i problemi finanziari di gruppi immobiliari emblematici (Evergrande, Country Garden, ecc.) stanno ora alimentando la sfiducia degli acquirenti, in un contesto di case incompiute e di prezzi al metro quadro in calo.