L’ingresso di professionisti come of counsel negli studi legali o di commercialisti è una tendenza in crescita che risponde a diverse esigenze. Oltre alle competenze e alle reti di relazione, questi professionisti sono spesso chiamati a guidare la formazione dei giovani talenti all’interno degli studi.
Negli ultimi giorni, diversi studi legali hanno annunciato l’ingresso di nuovi of counsel. Ad esempio, lo studio boutique Ristuccia Tufarelli & Partners ha scelto l’avvocata Francesca Rossetti per rafforzare i settori di corporate e compliance, mentre lo studio internazionale Bird & Bird ha arruolato l’avvocato Daniele Raynaud per potenziare il dipartimento Corporate. Baker McKenzie, invece, ha annunciato l’ingresso di Filiberto Brozzetti nel dipartimento di Proprietà Intellettuale.
È importante sottolineare che ogni ingresso di un of counsel è regolato da accordi specifici sia sul fronte finanziario sia sul tipo di impegno da fornire. Per esempio, l’avvocato Simone Carrà, of counsel di Littler, lavora in modo integrato alla struttura dello studio, mantenendo però la sua autonomia. La formazione dei giovani talenti è un aspetto fondamentale per Carrà, che spiega come si siano sviluppate attività di formazione e condivisione all’interno dello studio. Anche Roberto Di Mario, of counsel di LP Avvocati, si occupa della formazione degli altri membri dello studio, garantendo un confronto costante e un supporto nelle materie meno conosciute.
Gli of counsel di oggi non sono più chiamati solo a colmare un vuoto di competenze, ma assumono anche un ruolo valoriale e formativo molto importante. Diventano dei punti di riferimento per i giovani talenti e apportano un valore aggiunto alla reputazione dello studio. La figura dell’of counsel è sempre più strategica negli studi legali e di commercialisti, e viene richiesto un profilo non solo professionale, ma anche umano.
La ricerca di of counsel è diventata prioritaria per le agenzie di ricerca del personale. Simona Laderchi, head hunter, afferma che questa figura deve avere un profilo professionale di alto livello, ma anche una buona esperienza umana. Gli accordi contrattuali sono stati resi più flessibili e spesso non viene richiesto un apporto di fatturato. Gli of counsel sono chiamati a condividere le loro competenze con i giovani talenti grazie all’esperienza accademica che spesso vantano.
L’arrivo degli of counsel rappresenta anche un elemento di crescita e sviluppo per gli studi che desiderano muoversi con prudenza, prevedendo accordi contrattuali flessibili. Uno studio di commercialisti, Bertolli & Partners, ha annunciato recentemente l’ingresso dell’avvocata Laura Vivinetto Lorenzi come of counsel. Gianluigi Bertolli, equity partner dello studio, sottolinea che questo ingresso porta una competenza mancante nel campo dei commercialisti, offrendo un servizio più completo ai clienti. Lo studio ha previsto accordi iniziali snelli per testare la collaborazione e valuta l’aggiunta di altre figure legali nel medio termine.
L’ingresso di professionisti come of counsel negli studi legali o di commercialisti rappresenta quindi una tendenza in crescita che offre benefici sia in termini di competenze, sia di formazione dei giovani talenti. Questa figura, oltre a portare una reputazione prestigiosa allo studio, contribuisce anche a creare opportunità di condivisione delle competenze e può essere un prezioso riferimento per i giovani professionisti.