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il Marsia dei Musei Capitolini

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La scultura del giorno che vi propongo oggi è il Marsia custodito nel Musei Capitolini in marmo pavonazzetto con integrazioni successive in marmo bianco.

La scultura risale al IV secolo d.C. circa ed è una copia di un originale ellenistico del III secolo a.C.. Non è da escludere abbia fatto parte di un gruppo scultoreo che includeva un uomo nell’atto di prepararsi per lo scorticamento e Apollo, il Dio delle Arti, che osservava la scena da vicino.

Ciò che cattura maggiormente l’attenzione di questa scultura è il volto di Marsia, completamente sfigurato da una smorfia di dolore e terrore.

Attraverso l’espressione del viso si percepisce l’intensità delle emozioni che Marsia sta provando durante il supplizio, nonostante la scultura sia solo un frammento di ciò che una volta era.

Il dorama impresso sul viso ci porta direttamente all’interno della narrazione della storia di Marsia che vorrebbe salvarsi da un destino già scritto e che si sta compiendo sotto i suoi occhi.

Ma chi è Marsia realmente, questa creatura che sta per essere scorticata viva?

Marsia è una figura della mitologia greca associata alla leggenda della gara musicale tra il satiro e il dio Apollo. Secondo la leggenda, Marsia era un satiro noto per le sue eccezionali abilità musicali nel suonare il flauto.

Un giorno, travolto dall’orgoglio per le sue capacità, sfidò Apollo in una gara musicale. Durante questa competizione, Marsia suonò il flauto con grande maestria, creando un suono incantevole e coinvolgente. Tuttavia, Apollo rispose suonando la lira, uno strumento magico e divino, dimostrando così la sua superiorità musicale.

Purtroppo per Marsia, la sua presunzione ebbe un brutto epilogo. Come punizione per la sua audacia, Apollo decise di castigarlo. A seconda delle versioni della leggenda, Marsia fu scorticato vivo oppure legato a un albero e lasciato morire.

La storia di Marsia si presenta come un’avvertenza sull’orgoglio e la presunzione umana, evidenziando l’impossibilità di sfidare gli dei.

Questo mito ha trovato rappresentazione in diverse opere d’arte nel corso dei secoli e la scultura dei Musei Capitolini ne è uno straordinario esempio.

 

Fonte: https://michelangelobuonarrotietornato.com/