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Minori: Garante, tre proposte per il futuro dei minorenni

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Tra le proposte che l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti rivolge a Parlamento e Governo nell’introduzione della Relazione annuale 2022 tre sono nate da una riflessione attenta sulle risposte date dagli oltre 6.500 adolescenti che hanno partecipato alla consultazione pubblica “Il futuro che vorrei”.
La prima proposta riguarda la rimozione delle diseguaglianze, sociali e territoriali. Si tratta di una questione che coinvolge anche la discussione in tema di autonomia differenziata. “Perché l’autonomia dei territori non si risolva in un incremento dei divari, ma al contrario possa diventare un’occasione per colmarli – secondo Carla Garlatti – è indispensabile definire, una volta per tutte, i livelli essenziali delle prestazioni per l’esercizio dei diritti civili e sociali (Lep). L’Autorità garante ha formulato già in passato alcune proposte in materia di salute mentale, parchi gioco inclusivi, banche dati sulla disabilità, asili nido e mense scolastiche. Come Autorità abbiamo appena avviato un nuovo studio per individuarne di altre: il Paese ne ha urgente bisogno”.  “Questo è poi il momento giusto – ha aggiunto Garlatti, formulando la seconda proposta – per aprire una discussione seria in Parlamento che porti all’introduzione di una legge che preveda la consultazione delle persone di minore età quale passaggio obbligatorio dell’iter di adozione di atti amministrativi o normativi che li riguardino, direttamente o indirettamente”. Secondo Garlatti ascoltare non basta, occorre prendere in considerazione ciò che i giovani ci dicono e, nel caso le loro richieste non vengano accolte, spiegare loro perché.

“Infine, e non mi stancherò mai di dirlo – ha dichiarato Garlatti con la terza proposta – è indispensabile che venga inserito nel nostro sistema normativo il principio secondo il quale prima di assumere una decisione politica o amministrativa si prenda in considerazione l’impatto, diretto o indiretto, che quella decisione può produrre sui diritti dei minorenni. È una valutazione che serve a correggere e migliorare le misure da adottare per assicurare che l’azione istituzionale si muova nella direzione di produrre effetti positivi sulla vita presente e sul futuro di bambini e ragazzi”. (AGI)

TPA