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Avv. Michela Russo (Confedercontribuenti): Concorso scuola 2016 illegittimo: si raccolgono le adesioni al ricorso collettivo fino al 30 marzo 2016

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Roma, 11 marzo 2016 – Il concorso scuola per le assunzioni del biennio 2016-2018 mette a disposizione 63.700 posti per insegnanti. Secondo le prime indicazioni provenienti dal MIUR l’esercito di nuovi insegnanti sarà suddiviso in 6.800 per la scuola dell’infanzia, 15.900 per la scuola primaria, 13.800 per le scuole medie e 16.300 per la scuola secondaria di secondo grado. Restano 10.900 posti che saranno assegnati ad insegnanti di sostegno o a coloro che restano per le assunzioni della Buona Scuola. Pertanto al prossimo concorso saranno ammessi soltanto gli insegnanti abilitati. Lo scopo sarebbe quello di inserire nuove forze giovani all’interno della scuola italiana dove la media anagrafica degli insegnanti si aggirerebbe intorno ai 50 anni.
“Ill concorso indetto dal MIUR presenta profili di illegittimità. Esclude i docenti con 36 mesi di servizio ma non in possesso del titolo di abilitazione contrastando con la normativa sul pubblico impiego che prevede una riserva di posti a favore di coloro che abbiano svolto attività lavorativa per tre anni alle dipendenze della P.A. che ha indetto il concorso (art. 35 D.Lgs. n. 165/2001); quelli già con un contratto a tempo indeterminato ledendo il principio generale, riconosciuto anche a livello comunitario, di parità di trattamento e crescita professionale; e i diplomati magistrali con sperimentazione linguistica conseguita entro l’anno scolastico 2001 – 2002” – spiega Michela Russo componente della Direzione Nazionale di Confedercontribuenti e Legale dell’associazione.
I possessori del titolo escluso dal bando, pertanto, possono impugnarlo innanzi al Giudice Amministrativo.
“A coloro che hanno interesse a partecipare al maxi concorso scuola 2016 e che ne sono esclusi, consigliamo di inviare comunque domanda di partecipazione e nel tempo stesso possono impugnare il bando innanzi al TAR Lazio: la Confedercontribuenti sta predisponendo un ricorso collettivo, a cui è possibile aderire entro il 30 marzo 2016” – conclude l’avv. Russo.
Per saperne di più è possibile contattare la Confedercontribuenti al numero 011/597162 o scrivere una mail all’indirizzo info@confedercontribuenti.it


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