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Italia – Giornata dell’agricoltura italiana

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Negli Stati Uniti ogni 23 marzo, all’inizio della primavera, viene celebrata la Giornata Nazionale dell’Agricoltura. Una rivalorizzazione del settore primario in tempo di pandemia

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato: «nella Giornata Nazionale dell’Agricoltura riconosciamo il valore unico e insostituibile che agricoltori, allevatori, forestali e lavoratori agricoli hanno rappresentato per il passato e il presente della nostra Nazione. Il settore agricolo americano salvaguarda le terre della nostra Nazione attraverso una gestione sostenibile; assicura la salute e la sicurezza degli animali, delle piante e delle persone; fornisce un approvvigionamento alimentare sicuro e abbondante; e facilita le opportunità di prosperità e sviluppo economico nell’America rurale».

Biden apprezza che nonostante l’attuale crisi sanitaria a causa del coronavirus, «nell’ultimo anno, i lavoratori e altri protagonisti del settore agricolo si sono fatti avanti per assicurare una fornitura stabile di cibo di fronte alle incredibili sfide poste dalla pandemia di Covid-19. I lavoratori agricoli, che sono sempre stati vitali per il nostro sistema alimentare, hanno continuato a coltivare, raccogliere e confezionare il cibo, spesso con grandi rischi personali. Gli agricoltori locali hanno contribuito a soddisfare i bisogni delle loro comunità vendendo il cibo direttamente ai consumatori».

Con l’istituzione di una giornata in favore dell’agricoltura, gli Usa diventano la prima nazione che in modo ufficiale riconosce l’importanza di questo settore lavorativo. La notizia ha suscitato reazioni anche in Italia ed è stata subito appoggiata la decisione di Biden da parte del sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio che ha detto: «proporrò che anche l’Italia dedichi una sua giornata all’agricoltura, sarebbe un meritato riconoscimento al settore e al suo alto valore sociale, ambientale, economico e sostenibile. L’agricoltura e gli agricoltori rappresentano un vero e proprio patrimonio del Paese: senza di loro non sarebbe possibile raggiungere gli obiettivi dello sviluppo sostenibile».

Il sottosegretario ha aggiunto nel suo discorso, tenendo in considerazione la situazione Covid, che «in Italia gli operatori del settore non si sono mai fermati, anche sfidando il virus, per garantire l’approvvigionamento alimentare alle famiglie, svolgendo un ruolo indispensabile e dall’alto valore sociale. Siamo d’accordo con Biden: man mano che supereremo la pandemia faremo crescere il settore agricolo per il bene di tutti, perché agricoltori, allevatori e silvicoltori svolgono un ruolo fondamentale, non solo per la nostra alimentazione, ma anche nella lotta al cambiamento climatico, e si fanno custodi del territorio, a tutela dell’ambiente». E Dino Scanavino, presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, ha ringraziato il sottosegretario che, sulla scia degli Usa, ha dichiarato di voler proporre una Giornata dedicata all’agricoltura anche in Italia.
Ovviamente non basta l’ufficiale dichiarazione della Giornata per avere una agricoltura sostenibile ed essere in linea con l’obbiettivo due dell’agenda 2030. Occorre, afferma Scanavino già da qualche anno, che per andare avanti sulla sostenibilità ambientale si garantisca «anche la sostenibilità economica. Senza un reddito adeguato prima o poi l’impresa agricola crolla, il territorio non viene governato e l’intero sistema produttivo soffre».

Oggi tra Unione europea e Stati Uniti «è comune la consapevolezza che la forza dei sistemi agricoli in termini economici e sociali è costituita dalle imprese efficienti e competitive, che producono per il mercato e aperte alle innovazioni tecnologiche ai fini di una crescente sostenibilità ambientale», come ha affermato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura.

Secondo l’associazione Filiera Italia, «il settore agroalimentare italiano si identica in modo crescente, a livello globale, come un modello unico e integrato, sostenibile e ad alto contenuto di efficienza ed innovazione». Inoltre «in Italia dal 2010 al 2017 l’uso di pesticidi e diserbanti in agricoltura è diminuito del 20%, ma tra il 2016 e il 2017 è aumentato l’utilizzo di fertilizzanti». Lo scopo entro il 2030 sarebbe quello di «garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e applicare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a conservare gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, alle condizioni meteorologiche estreme, alla siccità, alle inondazioni e agli altri disastri, e che migliorino progressivamente il terreno e la qualità del suolo».

Per quanto riguarda i dati sull’agricoltura, si legge sul sito Wine News che in Italia ci sono oltre 1 milione di lavoratori dipendenti, 460.000 lavoratori autonomi, coltivatori e imprenditori agricoli e i 380.000 dipendenti dell’industria alimentare. Numeri che fanno diventare del settore primario una colonna dell’economia italiana, capace di resistere alla dura prova della pandemia, garantendo in questo ultimo anno l’approvvigionamento di ogni genere di prima necessità senza grandi problemi. Inoltre, Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, ha detto che nel territorio italiano «quasi 740 mila imprese agricole sono impegnate per la tutela del paesaggio, lo sviluppo economico della nazione, la sicurezza e la salute delle persone attraverso la produzione di cibo, che non è mai mancato neanche in questi mesi di pandemia grazie agli sforzi del comparto agroalimentare».

Sia in Italia che negli Stati Uniti, e in qualsiasi paese del mondo, è necessario potenziare sempre di più l’agricoltura sostenibile per tutelare la terra, spendere risorse economiche a questo proposito fino ad arrivare alla rinuncia dell’agricoltura industriale, quella basata su sostanze chimiche tossiche e fertilizzanti sintetici. Detto con le parole di Vandana Shiva, l’attivista politica e ambientalista indiana, «per proteggere la terra e la sua biodiversità abbiamo bisogno di abbandonare l’agricoltura industriale per una transizione verso l’agricoltura ecologica, di passare dal commercio globalizzato delle materie prime alle economie rigenerative circolari locali». In questo modo la Giornata dell’Agricoltura sarà veramente significativa e degna di onori.

 

di Jesus Padilla Iniguez – fonte: https://www.young4young.com/