Con un decreto legge approvato oggi in Cdm viene istituita una nuova Zona Economica Speciale (ZES) comprendente l’intera area del Mezzogiorno che, dal 1° gennaio 2024, sostituirà le attuali 8 Zone economiche speciali. Lo rende noto il ministero per gli Affai Ue. La precedente organizzazione delle Zes, limitate alle aree retroportuali del Sud, osserva il Ministero, “non ha consentito di raggiungere appieno gli obiettivi posti alla base dell’introduzione nel nostro ordinamento di tale strumento, ovvero la necessità di attrarre investimenti nelle aree del Mezzogiorno maggiormente connesse ai flussi commerciali internazionali”.
La costituzione di un’unica Zes, sottolinea il ministero, “consentirà di massimizzare nello scenario internazionale l’impatto competitivo dell’intero Mezzogiorno con il suo già rilevante apparato produttivo, che rappresenta un potenziale da valorizzare nelle sue molteplici articolazioni settoriali e territoriali, con riconoscimento di eguali chance di sviluppo a tutti i territori dell’Italia meridionale e a tutte le imprese già insediate nel Sud, o che in esso volessero insediarsi”. Il provvedimento estende, a tutto il territorio del Mezzogiorno, le semplificazioni amministrative (autorizzazione unica e riduzione di un terzo dei tempi delle procedure) e il sostegno alle infrastrutture precedentemente concentrati nelle singole aree Zes, anche attraverso l’istituzione di una nuova agevolazione fiscale finalizzata a favorire gli investimenti ed a promuovere l’occupazione. E’ stata rivista l’intera disciplina delle Zes, anche attraverso l’introduzione di un nuovo sistema di governance.
Viene istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, una Struttura di missione per la Zes Unica, a supporto del nuovo modello organizzativo, con funzione, tra le altre cose, di rilascio dell’autorizzazione unica necessaria per l’attuazione dei progetti, precedentemente di pertinenza dei Commissari straordinari, ai quali il nuovo organismo si sostituisce. (AGI)
MAN