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Nino Farina vince il GP d’Italia 1950 ed è campione del mondo

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Il 3 settembre, Nino Farina su Alfa Romeo si aggiudicò la XXI edizione del GP d’Italia, settima e ultima gara del campionato di Formula 1 datato 1950.

La F1 tornò a correre a Monza dopo due mesi di pausa dal Gran premio di Francia, vinto da Juan Manuel Fangio. Tuttavia durante questo periodo le scuderie non rimasero ferme; Alfa Romeo prese parte a diverse gare fuori campionato: Bari, Ginevra, Pescara e il Trofeo Internazionale di Silverstone
Mentre le Ferrari andarono in Olanda, dove furono battute dalla scuderia Talbot Lagos. Purtroppo durante la trasferta a Ginevra, si infortunò gravemente Gigi Villoresi, che non prese parte al GP d’Italia.

Il campionato era ancora aperto e l’attesa d’incoronare il nuovo campione del mondo era altissima. A contendersi il primo titolo iridato della storia della Formula 1 c’erano: Farina, Fangio e Fagioli, mentre la partecipazione della Ferrari era ancora in dubbio e solo in extremis, Enzo Ferrari decise di iscrivere due delle sue vetture.

Per l’occasione da Maranello arrivò la nuova Ferrari 375 spinta da un motore 12 cilindri di 4.500 cm³ e affidata ex pilota di motociclismo Dorino Serafini e da un giovanissimo Alberto Ascari. L’Alfa Romeo scese in pista con Giuseppe Farina, Juan-Manuel Fangio e Luigi Fagioli più altre due 158 affidate a Piero Taruffi e Consalvo Sanesi .

Il resto dello schieramento era composto dalle Talbot Lagos non ufficiali, dalle Maserati e due Simca-Gordini pilotate da Maurice Trintignant e Robert Manzon. Fece anche il suo debutto una curiosa Ferrari-Jaguar Special costruita e pilotata da Clemente Biondetti.

LE QUALIFICHE

Nelle qualifiche fu Juan Manuel Fangio ad aggiudicarsi la miglior prestazione conquistando la sua quarta pole della carriera e facendo meglio della Ferrari di Alberto Ascari, mentre completarono la prima fila da Farina e un impressionante Sanesi. In seconda fila si piazzarono rispettivamente: Luigi Fagioli affiancato da Dorino Serafini, Taruffi e Raymond Sommer su Talbot Lagos con 10 secondo di ritardo dal pole man.

IL PRIMO CAMPIONE DEL MONDO DI F1 DELLA STORIA

Al via della gara, Farina scattò benissimo e si prese la testa della corsa, seguito da Fangio, Sanesi e Ascari in apparente difficoltà. Tuttavia nel corso del primo giro il pilota milanese riuscì a prendersi la seconda posizione tenendosi dietro Fangio, Sanesi, Taruffi e Fagioli. Al 15º giro, Ascari passò in testa ma dopo pochi chilometri il ferrarista fu costretto a parcheggiare la propria vettura lungo la pista per un guasto ad un cuscinetto e lasciando la leadership a Farina che non mollò più fino alla bandiera a scacchi.

La gara si concentrò sulla sfida tra Fangio e il resto del gruppo ma purtroppo alla 24° tornata il pilota argentino venne chiamato ai box per la rottura al radiatore. Fangio non si rassegnò e ritornò in pista con la vettura del compagno di squadra Taruffi. Stessa situazione in casa Ferrari con Ascari che prese il posto di Serafini approfittando della sosta per il cambio gomme del pilota di Pesaro. La classifica ora vedeva Farina in testa davanti a Fangio, Fagioli e Ascari. Ma il GP d’Italia 1950 ci riservò altri due colpi di scena: al 35esimo arrivò il secondo KO per Fangio per un guasto al motore abbandonando così le speranze di conquistare il mondiale. Al 52esimo passaggio, Ascari riuscì a conquistare la seconda posizione dopo la sosta forzata di Fagioli per rifornire la propria Alfa Romeo. Ma ormai il vantaggio dell’Alfa Romeo numero 10 era considerevole.

Alla fine di tutto Farina passò per primo sotto la bandiera a scacchi e si laureò Campione del Mondo, firmando il primo Titolo Iridato nella storia della Formula 1.

 

Di Silvano Lonardo – fonte: https://f1race.it/