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Migranti: Bonaccini, manca piano condiviso con Regioni

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“Se i migranti arrivano con questa frequenza e questa intensità mi auguro trovino le strutture dove collocarli. Quello che manca è un piano complessivo che non è stato condiviso con le Regioni, i Comuni e le Province”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, parlando dell’emergenza sbarchi a margine di un convegno al Meeting di Rimini.
“E’ partita una polemica  – ha precisato il governatore – abbastanza surreale in cui qualcuno si è permesso di dire nelle ore scorse che siccome le Regioni di centrosinistra non hanno firmato l’eventuale stato di emergenza. Domando: il presidente della Provincia autonoma Fugatti e il presidente del Veneto Zaia che hanno firmato lo stato di emergenza perché hanno detto le stesse cose che più o meno sto dicendo io, ovvero che siamo preoccupati perché vi è un arrivo massiccio e c’è una preoccupazione che i sindaci, anche di centrodestra, che sono preoccupati dal fatto che da un giorno all’altro ti arrivano una quantità notevole di migranti senza che sia stato condiviso prima un piano e soprattutto la retribuzione?”  “Noi  – evidenzia il presidente dell’Emilia Romagna – siamo la Regione che da sempre ha il numero di immigrati più alto rispetto la popolazione residente. Non è che non siamo una terra accogliente e ospitale. Noi abbiamo però avuto anche l’alluvione e l’ho fatto presente al governo: stiamo affrontando con i sindaci, le imprese, i territori e le famiglie una sfida, con circa i 9 miliardi di danni. Noi la nostra parte la facciamo sempre ma credo che ci voglia un di più di redistribuzione dei migranti anche in Europa e ci vuole un piano che io spero venga condiviso. E’ l’unica richiesta che faccio a Roma: rimetterci a sedere a un tavolo insieme agli enti locali perché la tensione sta salendo e il rischio di un allarme sociale poi è difficile da gestire”.

“Io non uso le parole che usava il governo nei confronti di altri governi. Però ‘i porti chiusi’,’è finita la pacchia’ e ‘prima gli italiani’ non le dicevo io. Quantomeno – conclude Bonaccini – dire ‘ci siamo sbagliati, abbiamo promesso che se fossimo arrivati al governo avremmo contenuto quello che invece sta diventando un problema esponenziale’. Il doppio? Il triplo? Siamo a un numero di sbarchi molto superiore a quello che era quando non c’era questo governo. Io non mi permetto di fare la parte del contro canto per polemizzare, dico che oggi non c’è un piano condiviso e siamo un po’ nei guai”. (AGI)

NAT