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Da Lampedusa a Santorini, 5 isole leggendarie

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Tra mare cristallino e scoperte culturali

Redazione ANSA

Ci sono alcuni luoghi che affondano le loro radici tra mito e realtà, tra storia e leggenda: un connubio che accresce ancor di più il loro fascino.

Come nel caso di alcune isole in Europa che antichi racconti fanno nascere all’epoca delle saghe di eroi e divinità o che sono permeate da storie che sfumano nel mito. Tra queste vi sono isole dalla bellezza leggendaria, come le Cicladi Santorini e Mykonos, con i miti dell’antica Grecia giunti fino a noi, Ibiza, che prende il nome da una divinità egizia, Maiorca, legata a doppio filo con i Templari, e Lampedusa, popolata all’inizio da due coppie di innamorati. Destinazioni dove i confini del tempo si dissolvono in un eterno presente, che Vueling propone per una fuga insulare all’insegna di mare cristallino, calette nascoste raggiungibili solo in barca e scoperte culturali.

SANTORINI, L’ANTICA ATLANTIDE – La storia di quella che è considerata la regina delle Cicladi sarebbe legata alla leggendaria Atlantide narrata da Platone, affondata per una catastrofe naturale. Conosciuta infatti anche come Thera, Santorini era abitata da un’evoluta popolazione della civiltà minoica, prima di venire in gran parte distrutta da una violentissima eruzione vulcanica.

 

MYKONOS E LA GIGANTOMACHIA – Altra perla dell’arcipelago delle Cicladi, la cosmopolita Mykonos è nota per i suoi spettacolari scorci, per i suoi mulini a vento e soprattutto per la sua vivace vita notturna. Isola di origine vulcanica, dalle spiagge di ciottoli rossi e neri che contrastano con l’azzurro del mare, secondo la mitologia greca il suo nome deriverebbe da quello del nipote di Apollo e figlio del re di Delo Anio. Secondo un’altra tradizione, l’isola fu teatro finale della Gigantomachia, terminata dalla vittoria di Eracle sui Giganti ribelli: i corpi di questi ultimi, pietrificati, diedero vita agli scogli attorno all’isola o a Mykonos stessa (il cui nome vorrebbe quindi dire “paese roccioso”).

IBIZA, TERRA BENEDETTA SENZA SERPENTI – Spostandoci in Spagna, nell’arcipelago delle Baleari, un’altra isola con una storia particolare da raccontare è Ibiza, destinazione di movida e di stupende spiagge e calette lungo gli oltre 200 km di costa. Secondo una credenza degli antichi Fenici, l’isola era una terra magica benedetta dagli dèi, per il suo fertile terreno rosso e perché impediva ad animali nocivi per l’uomo, come i serpenti, di sopravvivere. Si dice che fu proprio l’assenza di serpenti a ispirare i Cartaginesi nella scelta del nome dell’isola, che venne dedicato alla divinità egizia Bes, immune a tutti i tipi di animali velenosi.

MAIORCA, I TEMPLARI E LE GROTTE DEL DRAGO – Anche Maiorca ha una sua leggenda da offrire, oltre alle spiagge da sogno, le montagne di roccia calcarea e una storia e cultura millenarie. Si narra, infatti, che il complesso di grotte dell’isola, labirinto sotterraneo a circa 60 km da Palma di Maiorca, fosse abitato da un drago (da cui l’attuale nome di Grotte del Drago o Cuevas del Drach). Secondo la leggenda, i Cavalieri Templari decisero di nascondere lì i loro preziosi tesori, approfittando di questo spaventoso guardiano: a metà del ‘300, il governatore dell’isola inviò un gruppo di soldati a perquisire le grotte in cerca del tesoro, che però non fu mai trovato.

LAMPEDUSA E I DUE EREMITI – L’estremità più a sud d’Italia, Lampedusa, offre ai turisti scorci indimenticabili e un mare caraibico, dall’acqua così trasparente che le barche sembrano volare. Anche quest’isola da sogno ha una storia molto suggestiva sulle sue origini: una leggenda siciliana, infatti, narra che sulle sue coste naufragò una barca le cui uniche superstiti furono due donne palermitane, Clelia e Rosina. L’isola era abitata da due eremiti, Guido e Sinibaldo, che le sposarono rinunciando ai voti e alla loro vita da asceti: fu così che Lampedusa iniziò a popolarsi.

ANSA