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Femminicidi: Delmastro, la legge si può fare in due mesi

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Una legge per prevenire i femminicidi si può fare in due mesi: lo ha assicurato il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, in un’intervista a Repubblica. A suo avviso non c’è bisogno di trasformare in decreto il ddl a firma Nordio, Piantedosi, Roccella: “Se in Parlamento maggioranza e opposizione riconoscono l’urgenza delle nuove misure, le commissioni possono approvarla in 15 giorni, tutto l’iter si esaurisce in due mesi”. C’è poi la proposta di legge Bongiorno alla Camera che prevede “l’avocazione della Procura generale di fronte all’inattività dei pm che, in casi come l’ultimo (di Piana di Sorrento, ndr), può essere fatale”, ha ricordato l’esponente di FdI, “va votata subito”.  Per Delmastro è possibile che il ddl dei tre ministri diventi legge prima di Natale “a patto che non ci sia una logica conflittuale, perché questo è un tema che non ha colore politico”. “Il ddl”, ha sottolineato, “dà la possibilità di agire subito sui ‘reati spia’ di un femminicidio e di usare in modo più invasivo il braccialetto elettronico, il divieto e l’obbligo di dimora come per la criminalità. È un modo per dare a polizie e magistrati gli strumenti per intervenire prima di quanto non si faccia ora. Se la politica si muove, si muova però anche la magistratura”.

Sul femmincidio di Piano di Sorrento, Delmastro ha spiegato che “serve un supplemento di riflessione per verificare gli spazi di un’azione disciplinare” per i pm. “Più che un valore punitivo dovrebbe averne uno di monito, perché in questi casi non si può perdere tempo”, ha spiegato, “la cronaca ci dice che si passa dalla minaccia, alla violazione di domicilio”.
Il sottosegretario ha parlato anche dello stupro di gruppo di Palermo: “Se quei sette che hanno violentato la ragazza a Palermo fossero miei figli dovrebbero augurarsi di restare in galera a vita…”, ha affermato. “Anche in questo caso, come per i femminicidi, non bisogna valutare nessuno dei più piccoli reati come a sé stanti, se commessi per sessismo o per gelosia, ma come reati spia, dalla minaccia in avanti, e far capire che non ci saranno più né comprensione, né sconti”, ha aggiunto Delmastro. (AGI)