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Tassa sugli extraprofitti delle banche: modalità di calcolo

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Il Consiglio dei Ministri riunitosi lunedì 7 agosto 2023 ha approvato un decreto legge recante disposizioni urgenti a tutela degli utenti e in materia di attività economiche e investimenti strategici, in cui è stata inserita la tassa sugli extraprofitti delle banche e le relative modalità di calcolo.
Il decreto prevede infatti, tra l’altro, misure il rifinanziamento del fondo mutui sulla prima casa, funzionali a mitigare l’aumento dei tassi di interesse ed il conseguente impatto sull’aumento delle rate dei mutui, nonché nuove risorse per ridurre la pressione fiscale.

Tali misure saranno finanziate anche dall’istituzione di un’imposta straordinaria per il 2023 a carico di banche e intermediari finanziari.

La tassa sugli extraprofitti delle banche sarà calcolata applicando un’aliquota pari al 40% sul maggior valore tra:

  • l’ammontare del margine d’interesse di cui alla voce 30 del conto economico, redatto secondo gli schemi approvati dalla Banca d’Italia, relativo all’esercizio antecedente a quello 2023 che superi di almeno il 5% il medesimo margine nell’esercizio antecedente a quello 2022;
  • l’ammontare del margine di interesse di cui alla voce 30 del conto economico, redatto secondo gli schemi approvati dalla Banca d’Italia, relativo all’esercizio antecedente a quello 2024 che eccede per almeno il 10% il medesimo margine nell’esercizio antecedente a quello 2022.

L’imposta straordinaria, che verrà pagata nel 2024, non sarà deducibile ai fini IRES e IRAP.

Fonte: DirittoBancario.it