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1885 – Louis Pasteur testa con successo il suo vaccino contro la rabbia. Il paziente è Joseph Meister, un ragazzo morso da un cane rabbioso

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Louis Pasteur, chimico e microbiologo francese, aveva condotto decine di esperimenti sugli animali per testare l’efficacia del preparato da lui inventato, contenente virus della rabbia estratto da animali infetti e inattivato, ottenuto a partire dalla materia cerebrale di conigli e ovini, da colture di cellule di embrione di pollo o di cellule umane diploidi e fatto essiccare per circa 5-10 giorni.

Più precisamente, poiché molti degli animali testati con iniezioni sotto pelle di materia cerebrale di altri animali uccisi dalla rabbia morivano in pochi giorni a causa della virulenza della malattia, Pasteur capì che l’ambiente migliore per agire era proprio il cervello.

Per questo modificò e migliorò il vaccino partendo dal midollo di animali morti di rabbia e iniettandolo poi sotto pelle.

Sugli esseri umani però nulla era mai stato testato.

Ecco perché Joseph Meister rappresentò per Pasteur una vera scommessa.

Era il 6 luglio 1885 e il piccolo paziente di 9 anni era stato morso da un cane rabbioso. Dopo dubbi e paure, su consiglio di colleghi e medici, Pasteur decise di usare per la prima volta il preparato che aveva inventato.

Furono dieci lunghi giorni di iniezioni. Tredici somministrazioni, ciascuna più forte della precedente.

Ma il ragazzo guarì e Pasteur ottenne l’ennesimo successo in campo medico della sua carriera scientifica. Dalla fermentazione della birra, al colera dei polli, al vino e all’aceto, Pasteur si era infatti occupato di tutti i maggiori problemi dell’industria, dell’agricoltura e della medicina che affliggevano gli anni centrali del XIX secolo.

Ma quello del vaccino contro la rabbia rappresentò sicuramente il successo più importante, che lo rese poi noto alla storia.

Un anno dopo le persone trattate e guarite divennero 350, di cui una sola deceduta.

Negli anni a venire il vaccino venne modificato e migliorato e la sua evoluzione è tutt’ora in corso.

 

Fonte: massimedalpassato.it/