Losanna, capitale del cantone di Vaud – Regione del Lago di Ginevra – è anche detta città olimpica perchè è la sede del CIO il Comitato Olimpico Internazionale e di tantissime federazioni sportive mondiali. Percorrendo il bel lungo lago è impossibile non notare il Museo Olimpico, ispirato alla struttura dei templi greci, con la sua facciata in marmo bianco dell’isola greca di Thassos, opera degli architetti Pedro Ramirez Vazquez e Jean-Pierre Cahen, davanti alla quale arde sempre la fiamma olimpica accesa dalla pattinatrice tedesca Katarina Witt il giorno dell’inaugurazione avvenuta il 23 giugno del 1993. All’entrata del museo, la splendida fontana in marmo bianco di Carrara, lunga una trentina di metri, attraverso la morbidezza delle ellissi e il dinamismo delle spirali, esprime l’intento di richiamare il movimento dell’acqua per congiungere ancora di più Losanna con il suo lago.
Il Museo Olimpico di Losanna è un inno ai valori sportivi insiti nei Giochi Olimpici ed è stato costruito per volere dell’allora presidente del CIO Juan Antonio Samaranch in onore della Grecia antica, culla dei Giochi Olimpici, della cultura legata allo sport e alle discipline olimpiche nonché agli atleti e del padre delle moderne Olimpiadi, il barone Pierre de Coubertin, che in seguito alla Prima Guerra Mondiale, nel 1915 trasferì nella Svizzera neutrale la sede del CIO.
Il Museo ha un parco di quasi 23.000 mq, con sempre verdi simbolo nell’antichità classica della giovinezza, del rinnovarsi e della vita, pini, cipressi, rododendri, arbusti, lavanda e corbezzoli, piante che hanno un loro preciso significato legato all’agonismo ellenico; sentieri con panchine affacciate sul belvedere su splendidi scorci lacustri vengono illuminati alla sera per creare un’atmosfera unica sia nei bui pomeriggi invernali che nelle calde serate estive, così come le molte opere d’arte che popolano questo parco: la scultura dei Tre ciclisti, l’Uomo locomotiva, il Finlandese volante, opere dedicate alla pace e all’umanità o le sculture dei famosi Fernando Botero (Jeune Fille a la Balle) e August Rodin (The American Athlete), insomma una ineguagliabile galleria a cielo aperto. Sempre nel parco ogni visitatore può confrontare le proprie prestazioni su una vera pista d’atletica con quelle dei grandi campioni…
Gli spazi espositivi permanenti, completamente rivisitati nel 2013, sono organizzati su tre livelli, ognuno dei quali rievoca una dimensione essenziale dell’olimpismo moderno: in primo luogo la sua popolarità nel mondo e nella società, poi i Giochi Olimpici propriamente detti e in ultimo, ma non per importanza gli atleti e lo spirito olimpico. I 3.000 mq di spazi sono stati organizzati secondo i più moderni concetti espositivi e le più avanzate tecniche di presentazione nelle quali primeggiano l’interattività e le immagini : oltre 300 schermi e 1.000 oggetti raccontano la storia di grandi campioni ma anche di personaggi meno conosciuti che per ogni Olimpiade si prodigano per offrire al mondo un evento che è fuori dal comune.
Tra gli oltre 1000 oggetti esposti, troviamo medaglie e torce originali ed è possibile provare l’emozione di toccare con mano una vera medaglia olimpica. Ovunque sono installati schermi giganti che proiettano filmati a ciclo continuo delle imprese sportive più importanti che immergono il visitatore in clima davvero olimpico. Tanti ricordi e tante emozioni che entusiasmano o per lo meno lo hanno suscitato in chi vi scrive. Infine, il museo è completato da un centro di studi olimpici, da un auditorium e da un buon ristorante panoramico affacciato sul Lago di Ginevra.
Dalla sua apertura il Museo Olimpico è diventato in poco tempo uno delle attrazioni turistiche più visitate di Losanna, raggiungendo oltre 200.000 visitatori per anno. Nel 1995 è stato insignito del riconoscimento di museo europeo dell’anno da parte del Consiglio Europeo che per l’occasione vi donò temporaneamente la famosa scultura The Egg di Henry Moore. Il Museo Olimpico di Losanna è inoltre il custode della fiaccola tra le edizioni dei giochi ed è diventato anche un luogo di pellegrinaggio, dove tutti gli atleti e sportivi, almeno una volta nella vita “devono” fare visita. Un omaggio permanente a tutti coloro che vivono e condividono l’ideale olimpico di Pierre de Coubertin.
All’interno del museo c’è anche un buon ristorante, il TOM Café, dove è possibile prendere un caffè in terrazza, assaggiare le specialità alla carta o al buffet e fare un brunch il weekend. Si può anche dare un’occhiata al menu sul sito ufficiale!
Per orari, biglietti ed ogni tipo di informazioni sul museo ecco il link : www.olympic.org/museum.
Il museo di trova nel bel quartiere di Ouchy, la zona lungolago di Losanna tra porticcioli, bistrot e ristoranti di ottima scelta. Oltre al Museo Olimpico, questa vivace cittadina a misura d’uomo, affacciata sulle acque del Lago di Ginevra, offre moltissime altre attrazioni culturali e artistiche, prima tra tutte la Cattedrale gotica nel centro storico, edifici architettonici di grande design e occasioni di svago e divertimento: ecco cosa non perdere a Losanna.