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La conferenza degli alleati dell’Ucraina a Londra, servono 6,5 miliardi

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Usa e Gb annunciano altri aiuti. Tajani, ‘E’ un messaggio chiaro alla Russia’

Si è aperta a Londra la Conferenza dei Paesi alleati di Kiev sulla ricostruzione dell’Ucraina.

In un videomessaggio, il presidente Volodymyr Zelensky ha detto che la ricostruzione dell’Ucraina è necessaria per garantire la sicurezza globale.

Il messaggio di Zelensky
“Ricostruendo l’Ucraina stiamo ricostruendo molto più di un Paese, ricostruiamo il mondo intero per la nostra e le generazioni future”, ha detto.

E ha aggiunto: “Questo processo sarà pacifico, stabile e democratico? Dipende da ognuno di noi”. Zelensky ha parlato della necessità di una base per la pace fondata sull’unità, la sicurezza e la democrazia, definendo cinque aree in cui il suo governo ha iniziato a lavorare. “La prima è il potenziale per l’unità. La seconda è il potenziale per la stabilità. La terza è il potenziale per la crescita. La quarta è il potenziale per la sicurezza. E la quinta, estremamente importante, è il potenziale per la democrazia, ha detto.

Mancano 6,5 miliardi per la ricostruzione
Il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal ha sottolineato che mancano ancora 6,5 miliardi di dollari per coprire i bisogni immediati del Paese, esclusi gli aiuti militari. Kiev, ha spiegato, necessità in tutto di circa 14 miliardi di dollari nel breve periodo, di questi 3,3 miliardi sono già stati messi a bilancio dal governo ucraino e 4,3 miliardi sono stati promessi dai partner internazionali.

Von der Leyen, i progressi dell’Ucraina
La presidente dell’esecutivo europeo Ursula von der Leyen ha dichiarato che “la Commissione Europea presenta oggi un nuovo aggiornamento orale sui progressi dell’Ucraina in materia di riforma giudiziaria, lotta alla corruzione, nuove leggi sui media e sulle minoranze nazionali: questa relazione dimostra che l’obiettivo è in vista e che lavoreremo fianco a fianco con l’Ucraina fino al suo raggiungimento”. “Con queste riforme – ha proseguito – l’Ucraina invia anche un messaggio forte agli investitori privati: potranno contare sulla trasparenza, sulla parità di condizioni e sulle istituzioni ben funzionanti di cui hanno bisogno per investire in Ucraina. E questo è ancora più importante perché abbiamo bisogno che anche il settore privato si impegni, perché è il settore privato, con la sua inestimabile esperienza e il suo potere finanziario, che aiuterà l’Ucraina a realizzare i suoi sogni. E questo mi porta all’ultimo punto. Vogliamo che le riforme attuate dall’Ucraina siano accompagnate da investimenti europei. Per ogni passo che fate verso di noi, l’Unione Europea deve fare un passo verso l’Ucraina”.

Tre miliardi di dollari dal Regno Unito
Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha formalizzato l’impegno del Regno Unito a mettere a disposizione nei prossimi anni un contributo pari a 3 miliardi di dollari, sotto forma di prestiti garantiti dalla Banca Mondiale. Sunak ha detto che Mosca “dovrà pagare” per le devastazioni della guerra.

Altri 1,3 miliardi dagli Usa
Da parte sua, il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha annunciato lo stanziamento di 1,3 miliardi di dollari di aiuti freschi aggiuntivi, da parte degli Usa.

Tajani, fronte di Paesti in difesa del diritto internazionale
Il  ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha sottolineato che la Conferenza di Londra rappresenta “un messaggio chiaro” rivolto in primo luogo “alla Russia: che esiste un vasto fronte di Paesi uniti nella difesa del diritto internazionale”, oltre che a sostegno della libertà dell’Ucraina.   “Vogliamo la pace – ha poi aggiunto Tajani – ma la pace è impossibile senza giustizia e giustizia significa libertà per l’Ucraina”. Un obiettivo che “passa per la ricostruzione”, come premessa verso l’adesione di Kiev “all’Unione Europea”.

ANSA