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La Repubblica di Genova

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LA RIVALITÀ CON PISA E VENEZIA

La R. di G. si trovò presto a contendere l’egemonia sul mare a Pisa e Venezia. Il duello con Pisa, incentrato sul controllo della Sardegna, della Corsica e della Sicilia, durò con alterne vicende fino alla fine del 13° sec.: fu la battaglia della Meloria (1284) a segnare la definitiva supremazia della R. di G. sul Tirreno. Il conflitto con Venezia, invece, durò sino al 14° sec., quando i genovesi, nel 1379, si impadronirono di Chioggia, arrivando a minacciare direttamente Venezia. La flotta genovese fu però costretta alla resa nel 1380 e il Trattato di Torino (1381) pose fine alla guerra tra le due grandi rivali.

LE COLONIE GENOVESI

I possedimenti della Repubblica furono soprattutto colonie commerciali, consistenti in settori di città abitati da mercanti e amministrati da un console o da un inviato dalla madrepatria. Oltre che a Gerusalemme e a Giaffa, i genovesi fondarono proprie colonie a Tripoli e in Siria. Alla metà del 13° sec., a causa dell’avanzata turca, Genova perse gli insediamenti in questa regione e spostò la sua attività verso le coste dell’Asia Minore. Dopo il 1261 fondò i quartieri di Pera e Galata a Costantinopoli, da dove estese i suoi possedimenti sino al Mar d’Azov. Le colonie di CiproChio e Caffa in Gazaria (Penisola di Crimea) costituirono le basi dell’espansione commerciale genovese. Tuttavia i mongoli di Tamerlano, e successivamente i turchi, si impossessarono delle colonie europee. Dopo la caduta di Costantinopoli, nel 1453, la R. di G. perse a poco a poco le sue colonie in Oriente, nel Mar Egeo e in Africa settentrionale.

CONSOLI, PODESTÀ E DOGI

La storia politica della Repubblica fu segnata nel corso dei secoli da un’estrema instabilità a causa delle lotte tra le fazioni. A partire dal 1191 si alternarono per 27 anni governi di consoli e podestà. Si affermò intanto una ricca borghesia mercantile, che affidò (1257) il governo al capitano del popolo G. Boccanegra. Seguì un convulso periodo che vide l’avvicendarsi di vari podestà e una diarchia, governo congiunto di due capitani del popolo. Nel 1339, con S. Boccanegra, venne adottata la soluzione del doge perpetuo, ma ciò non placò i violenti conflitti interni. Nel 1528, con A. Doria, attraverso l’istituzione dei dogi biennali fu inaugurata una repubblica aristocratica, che sarebbe durata fino al 1797, quando fu occupata dalle armate napoleoniche e trasformata in Repubblica democratica ligure ( → Genova).