In Dominico Agro è una enciclica di Papa Clemente XIII, datata 14 giugno 1761, nella quale il Pontefice, dopo aver sottolineato il valore del Concilio di Trento, raccomanda la diffusione del Catechismo Romano tradotto in lingua volgare; esso costituisce un valido aiuto per rafforzare fra i fedeli la Fede cattolica.
Papa Clemente XIII è stato vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 1758 fino alla morte.
Il 16 gennaio 1768 nel Ducato di Parma furono approvate alcune misure contro gli interessi della Chiesa: venne introdotto l’exequatur, fu avocato al governo l’imprimatur dei decreti dell’Inquisizione e soprattutto venne proibito il ricorso ai tribunali di altri Stati, in primo luogo a quello di Roma. La risposta del pontefice fu immediata quanto impulsiva: il 30 gennaio emise una forte protesta (Monitorium) contro la politica del governo parmense e comminò la scomunica al ministro del duca, il francese Tillot, autore dei provvedimenti. Per tutta risposta il duca Carlo III decise l’espulsione dei Gesuiti.
L’improvvisa decisione del papa arrivò a peggiorare la situazione. I regni borbonici di Francia e Napoli presero le parti dei loro parenti. Inviarono a Roma la richiesta congiunta di sospensione della scomunica. Ma il papa volle arrivare allo scontro e non tornò indietro sulla sua decisione. Ottenuta una risposta negativa, procedettero ad occupare Avignone e il Contado Venassino, antichi feudi della Santa Sede in terra di Francia, e successivamente le exclavi di Benevento e Pontecorvo in territorio napoletano.
Nel 1769 la Santa Sede ricevette la richiesta ufficiale dello scioglimento della Compagnia di Gesù da parte degli ambasciatori francesi, spagnoli e napoletani. Portato agli estremi, Clemente acconsentì a convocare un concistoro speciale per considerare la decisione; fu convocato per il 2 febbraio 1769, ma il pontefice morì prima che avesse luogo.