La celebre supergigante rossa nella costellazione di Orione ha fatto parlare molto di sé dall’ottobre 2019, quando la sua luminosità cominciò a diminuire drasticamente fino a raggiungere un valore ben 2,5 volte più basso di quello medio. Essendo una stella molto massiccia in una fase avanzata della sua esistenza, molti si sono domandati se non stesse per esplodere come supernova. Poi però la sua luminosità è tornata a livelli normali e successivamente è arrivata una spiegazione per il cosiddetto “Great Dimming” di Betelgeuse: la stella ha emesso una grande quantità di materiale che, raffreddandosi, è condensato in polveri oscurando temporaneamente l’astro.
Da quella volta però Betty non è più stata la stessa di prima. Il suo periodo di pulsazione è dimezzato da 400 a 200 giorni circa, senza più tornare al valore “normale”. Inoltre, ora la sua luminosità è aumentata del 40% rispetto al valore medio. Che sta succedendo quindi a Betelgeuse? Forse allora è vero che sta per esplodere?
No, probabilmente no. Secondo gli astronomi, la stessa dinamica che ha provocato l’espulsione del materiale nel 2019 ha causato anche dei movimenti di plasma nell’interno della stella, che ne stanno alterando la luminosità e il ciclo di pulsazione. Se così fosse, tutto dovrebbe tornare alla normalità nell’arco di qualche anno. Inoltre, i dati che abbiamo a disposizione su Betelgeuse sembrano indicare che questa stella si trovi nella fase in cui sta convertendo elio in carbonio e ossigeno. Stando ai modelli di evoluzione stellare, questo significa che Betelgeuse ha ancora decine o centinaia di migliaia di anni di vita prima di esplodere come supernova. Questo è corroborato dal fatto che fino ad “appena” 2000 anni fa Betty veniva descritta come una stella gialla, pertanto dovrebbe trovarsi all’inizio della sua fase di supergigante rossa.
Quando la stella esploderà – perché siamo certi che lo farà – diventerà l’oggetto più luminoso nel nostro cielo dopo il Sole: brillante come la luna piena, di notte sarà possibile leggere al suo lume e di giorno sarà visibile per mesi! Peccato che noi non ci saremo per assistere a questo spettacolo unico. L’ultima volta che abbiamo visto a occhio nudo esplodere una supernova nella nostra galassia fu nel 1604…
Di Filippo – facebook
Credits: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)