(Adnkronos) – Allarme Zaporizhzhia. A lanciarlo Ruslan Strilets, ministro della Protezione ambientale e delle Risorse naturali dell’Ucraina che ha messo in guardia da un possibile disastro nucleare. Come si legge sul Kyiv Independent il ministro ha spiegato che in seguito al calo dell’acqua dal bacino idrico di Kakhovka, “esiste il rischio di un guasto dei sistemi di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia”, la più grande centrale nucleare d’Europa occupata dalla Russia dallo scorso marzo.
“Questo significherebbe un possibile scenario di Fukushima nel mezzo del continente europeo a causa della Russia”, ha dichiarato Strilets. La Comunità europea dell’energia atomica (Euratom) e 49 Paesi hanno chiesto a Mosca di lasciare l’impianto in un appello congiunto all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea).
Strilets ha inoltre fatto sapere, durante la Conferenza delle Nazioni Unite sull’Acqua, che quasi cinque milioni di ucraini non hanno accesso all’acqua potabile a causa della guerra. Secondo il ministro, circa il 70% della popolazione ucraina rischia di rimanere senz’acqua perché le infrastrutture idriche del Paese sono danneggiate o distrutte dai continui attacchi della Russia.
Intanto, nelle ultime 24 ore, l’esercito ucraino ha colpito 17 aree in cui si trovavano truppe russe, ha abbattuto sei droni russi e un elicottero Mi-24 e ha distrutto un’unità di artiglieria, ha riferito lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine nel suo briefing mattutino.
Biden: “Cina non ha dato armi a Russia”
“Non sottovaluto la Cina né la Russia ma penso che abbiamo abbondantemente sopravvalutato” la loro alleanza. Sono le parole del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che risponde così alle domande sul rapporto tra Russia e Cina dopo la visita del presidente cinese Xi Jinping a Mosca e gli incontro con Vladimir Putin al Cremlino.
“Sono 3 mesi che parliamo” del possibile contributo di Pechino alla guerra condotta dalla Russia in Ucraina ma i cinesi “non hanno ancora fornito” armi a Mosca, dice Biden, a Ottawa, in conferenza stampa congiunta con il premier canadese Justin Trudeau. “Non significa che non lo faranno. Ma non lo hanno ancora fatto”, dice il presidente degli Stati Uniti. “E se qualcosa dovesse succedere, l’Occidente è pronto a fare molto di più“, afferma.