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Il 13 Marzo 2023 Papa Francesco compirà 10 anni di pontificato. “Fratelli e sorelle, buonasera”. Con questa frase accogliente si presentò al mondo facendo capire sin da subito che Papa sarebbe stato, eliminando le distanze con le persone sin da subito. E da allora Bergoglio ha iniziato la sua rivoluzione, un passo alla volta, a partire dalla scelta del nome, Francesco, evocativo di mitezza e amore per chi è minore come il Santo di Assisi. Sono numerose le sfide e i problemi che Francesco ha fin ora ha affrontato e ancora deve affrontare. L’ultima questione quella del celibato sacerdotale di cui ha parlato durante un’intervista al sito di informazione argentino Infobae.
Il celibato è “una prescrizione temporanea… Non è eterna come l’ordinazione sacerdotale… Il celibato, invece, è una disciplina“. All’intervistatore che gli chiede se dunque potrebbe essere rivisto, risponde convinto: “Sì”. Nella Chiesa cattolica “di fatto ci sono preti sposati”, per i fedeli di rito orientale, specifica Bergoglio. In un’altra recente intervista al quotidiano argentino La Naciòn, il Papa rivelato che esiste un “servizio di pace” cui la Santa Sede sta lavorando per porre fine alla brutale invasione della Russia in Ucraina.
All’intervistatrice che gli chiedeva se quello che sta succedendo in Ucraina è un genocidio ha risposto: “È una parola tecnica. Per esempio nel caso degli armeni si è discusso molto, naturalmente i turchi erano contrari, finché non è stato certificato che si trattava di genocidio. Tecnicamente non saprei come definirlo. Ma ovviamente quando si bombardano le scuole, gli ospedali, i rifugi, l’impressione non è tanto quella di occupare un luogo, ma di distruggere. La guerra ha una serie di regole etiche. Non mi piace parlare di etica della guerra perché è una contraddizione in termini, ma non è un modo di procedere. Non so se questo sia un genocidio o meno, deve essere studiato, ma di certo non è un’etica di guerra cui siamo abituati”.