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Brexit: cosa prevede il nuovo accordo Irlanda Nord

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 Un nuovo capitolo nelle relazioni tra il Regno Unito e l’Unione europea. Così il premier britannico, Rishi Sunak, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, hanno presentato a Windsor il nuovo accordo sull’attuazione del protocollo dell’Irlanda/Irlanda del Nord.
Non è stato un punto di arrivo facile. Ci sono voluti anni di negoziati (tre governi di Londra) e servirà ancora un passaggio delicato a Westminster. Il protocollo dell’Irlanda del Nord è stato creato, nel pacchetto della Brexit, per evitare l’introduzione di un confine fisico tra la Repubblica d’Irlanda e l’Irlanda del Nord e preservare l’accordo di pace del Venerdì santo del 1998. L’unico modo per riuscirci era mantenere l’Isola d’Irlanda nel Mercato unico europeo istituendo un confine virtuale per il controllo merci nel Mare d’Irlanda. Elemento che nei primi mesi della sua entrata in vigore si è dimostrato totalmente inefficace perché richiedeva una mole di autorizzazioni, informazioni, controlli, che di fatto rischiavano di lasciare l’Irlanda del Nord a secco di merci dalla Gran Bretagna.
Per superare l’impasse, l’accordo prevede corsie preferenziali per i prodotti dalla Gran Bretagna destinati esclusivamente all’Irlanda del Nord, minori controlli per i commercianti fidati, alleggerimento delle pratiche doganali e burocratiche e la possibilità, attraverso un freno d’emergenza, per il Parlamento di Belfast di chiedere l’interruzione dell’applicazione del protocollo in caso di contrarietà a nuove direttive europee. L’intesa – che riguarda dogane, merci, agroalimentare, farmaci, animali, iva e accise – prevede in ambito sanitario e fitosanitario soluzioni su misura che garantiscono che lo stesso alimento sarà disponibile sugli scaffali dei supermercati in Irlanda del Nord come nel resto del Regno Unito. Nel dettaglio, i prodotti agroalimentari al dettaglio destinati al consumo finale in Irlanda del Nord potranno essere trasferiti dalla Gran Bretagna con requisiti minimi di certificazione e controlli. Gli standard di salute pubblica del Regno Unito si applicheranno a quei prodotti agroalimentari al dettaglio destinati al consumo finale nell’Irlanda del Nord, mentre le norme dell’Ue sulla salute delle piante e degli animali rimarranno applicabili per la protezione del mercato unico dell’Ue. La disposizione è commisurata a una serie di salvaguardie esistenti e nuove, comprese le strutture di ispezione per i sanitari e fitosanitari e l’etichettatura che saranno introdotte gradualmente. In sostanza i prodotti destinati all’Irlanda del Nord dovranno riportare l’etichetta “non per l’UE” e gli ispettori dell’Ue avranno accesso in tempo reale alle banche dati delle dogane britanniche per monitare la circolazione delle merci nel Mare d’Irlanda. Quando queste garanzie saranno pienamente in vigore, i controlli d’identità saranno ridotti solo al 5%. I controlli fisici seguiranno un approccio basato sul rischio e guidato dall’intelligence. I nuovi accordi nel settore doganale si basano su un programma di fiducia ampliato che sarà aperto anche alle imprese in Gran Bretagna (attualmente vale solo per le imprese dell’Irlanda del Nord). Le merci trasportate da commercianti fidati (quelli delle grandi aziende identificate o di corrieri e poste) e che non rischiano di entrare nel mercato unico dell’Ue beneficeranno di procedure notevolmente semplificate e di dichiarazioni drasticamente semplificate con requisiti in materia di dati ridotti. Sono previste sostanziali agevolazioni per le merci e per la movimentazione di tutti i tipi di pacchi, completamente esentati dai principali adempimenti doganali. Le nuove soluzioni sono rese possibili soprattutto da nuove modalità di condivisione dei dati che consentono valutazioni del rischio. Inoltre l’autorizzazione e il monitoraggio rigorosi del regime del commerciante di fiducia e una maggiore sorveglianza del mercato e intervento da parte delle autorità del Regno Unito faranno da ulteriore salvaguardia. Le merci con il rischio di entrare nel mercato unico dell’Ue saranno invece soggette alle procedure doganali complete. Da qui la differenziazione tra corsie verdi (per le merci che non finiscono nell’Ue) e le corsie rosse per quelle che potrebbero arrivare in Ue e quindi devono rispondere a tutti i criteri previsti.

    È stata inoltre trovata una soluzione permanente per garantire che le persone nell’Irlanda del Nord abbiano accesso a tutti i farmaci, compresi quelli nuovi, contemporaneamente e alle stesse condizioni delle persone nel resto del Regno Unito. Viene così integrata la soluzione adottata dall’Ue nell’aprile 2022 per la fornitura di medicinali generici all’Irlanda del Nord. Anche in questo caso avrà un ruolo di salvaguardia l’etichettatura.
Sono state inoltre individuate nuove flessibilità per alcune norme in materia di Iva e accise, accompagnate da salvaguardie che proteggono l’Ue dai rischi di frode o da potenziali distorsioni della concorrenza. Tra cui la possibilità di fissare aliquote Iva del Regno Unito inferiori alle aliquote Iva minime dell’Ue per i beni immobili senza alcun rischio che tali beni entrino nel mercato unico dell’Ue (ad esempio, una pompa di calore per una casa). Un regime di esenzione Iva per le Pmi del Regno Unito sarà applicabile sia ai beni che ai servizi se il Regno Unito rispetta la soglia dell’Ue per le dimensioni delle Pmi. Vi sarà anche la possibilità di tassare tutte le bevande alcoliche in base alla loro gradazione alcolica e di fissare aliquote ridotte per le bevande alcoliche, se servite per il consumo immediato in luoghi di ospitalità nell’Irlanda del Nord, purché le aliquote applicate non siano inferiori ai minimi dell’Ue aliquote di dazio.
Infine viene introdotto un nuovo meccanismo di emergenza, il freno di Stormont, consentirà al governo del Regno Unito, su richiesta di 30 membri del Parlamento dell’Irlanda del Nord (lo Stormont appunto), di interrompere l’applicazione in Irlanda del Nord delle disposizioni modificate o sostitutive del diritto dell’Ue relativo al protocollo che potrebbero avere un impatto significativo e duraturo specifico per la vita quotidiana delle comunità locali. Il meccanismo verrebbe attivato nelle circostanze più eccezionali e in ultima istanza mentre la Corte di giustizia dell’Unione europea rimane l’unico e ultimo arbitro del diritto dell’Ue. (AGI)