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Fonte @enciclopediadelledonne

Era il 1960 quando Jane Goodall, all’età di 26 anni, arrivò dall’Inghilterra in quello che è ora conosciuto come Parco Nazionale di Gombe Stream, in Tanzania, e si avventurò mondo quasi sconosciuto degli scimpanzé selvatici iniziando la sua pionieristica ricerca.

Affascinata dalla fauna selvatica ma con poco più di un taccuino e un binocolo, Jane Goodall entrò in un campo sconosciuto, presentando al mondo uno straordinario spaccato sugli esseri viventi più prossimi al genere umano, gli scimpanzé. Fu lei che, con le sue importanti scoperte scientifiche, mostrò che questi animali manifestano comportamenti ritenuti fino ad allora esclusiva caratteristica dell’uomo:uno scimpanzé può ragionare e risolvere semplici problemi, costruire e usare utensili, prova emozioni simili alle nostre, ha una complessa vita affettiva con gli altri membri del gruppo e possiede un certo grado di autocoscienza.

In più di 50 anni di lavoro pionieristico, la Dr. Jane non solo ha dimostrato la necessità urgente di proteggere gli scimpanzé dall’estinzione, ma ha anche ridefinito la necessità di includere le esigenze della popolazione locale e l’ambiente nei programmi di conservazione delle specie animali.

Nel 1977, Jane fonda il Jane Goodall Institute, che continua a sostenere le ricerche a Gombe. In continua crescita in tutto il mondo l’Istituto si dedica alla conservazione degli scimpanzé e del loro ambiente naturale; alla denuncia delle deplorevoli condizioni nelle quali spesso si trovano gli scimpanzé in cattività; all’educazione ambientale e interculturale; al miglioramento della qualità della vita delle popolazioni locali, ritenendo che non sia possibile proteggere gli scimpanzé senza tenere conto delle esigenze di sviluppo di coloro che condividono lo stesso ambiente.

Nel 1991, dopo un incontro con un gruppo di studenti tanzaniani per discutere i problemi della comunità, Jane crea Roots&Shoots, Radici & Germogli, un programma dedicato ai giovani per sostenerli nella loro azione per l’integrazione uomo-animale-ambiente, all’interno delle loro comunità. Da allora, i gruppi Roots&Shoots si sono moltiplicati più volte e ora sono presenti in quasi 100 paesi in tutto il mondo: ovunque ci sia un gruppo, quei giovani portano avanti e realizzano importanti cambiamenti a beneficio delle persone, degli animali e dell’ambiente.

Oggi Jane continua il suo lavoro viaggiando per il mondo, parlando delle minacce che gravano sugli scimpanzé, delle crisi ambientali e della sua speranza nella possibilità di trovare soluzioni ai problemi che abbiamo imposto alla terra, sollecitando ciascuno di noi ad agire, a nome di tutti gli esseri viventi e del pianeta che condividiamo.