Ad agosto l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane, scende a 88,2 da 90,8 di luglio. L’Istata comunica che il calo dell’indice complessivo è dovuto al peggioramento della fiducia delle imprese di tutti i settori, manifatturiero, dei servizi di mercato, delle costruzioni e del commercio al dettaglio.
L’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere scende a 95,7 da 99,1 di luglio. Peggiorano sia i giudizi sugli ordini che le attese di produzione (da -23 a -24 e da 7 a 1, i rispettivi saldi); il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da 0 a 3.
L’analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie (Rpi) indica peggioramenti per i beni di consumo (da 98,0 a 94,8), per i beni intermedi (da 101,7 a 97,0) e per i beni strumentali (da 97,0 a 95,7).
L’indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione scende a 77,0 da 83,0 di luglio. Peggiorano sia i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (da -45 a -48) sia le attese sull’occupazione (da -14 a -22).
L’indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese dei servizi scende a 87,5 da 92,3 di luglio. Il saldo dei giudizi sugli ordini passa da -5 a -11, sale leggermente (da -6 a -5) quello relativo alle attese; si contraggono le aspettative sull’andamento dell’economia in generale (da -24 a -33).
Nel commercio al dettaglio, l’indice del clima di fiducia scende a 98,3 da 101,4 di luglio. La fiducia peggiora sia nella grande distribuzione (da 101,0 a 97,2) sia in quella tradizionale (da 102,7 a 99,3).