Didascalie delle opere a corredo dell’articolo precedente (n. 14)
Immagine n. 27
Paul Gauguin, (1848 – 1903) La visione dopo il sermone, 1888, olio, cm. 73 x 92, , Scottish National Gallery of Modern Art, Edimburgo
Immagine n. 28
Van Gogh, (1853 – 1890),Campo di grano con corvi, 1890, Van Gogh Museum, Amsterdam
Fermo restando che ogni artista ha, in ogni tempo, cercato dentro di sé la forma più adatta ad esprimere la sua risposta al mondo, tra i due estremi nei quali si tende a collocare la produzione artistica – ‘grandezza irraggiungibile’ (leggasi mito) per quanto riguarda l’arte del passato VS ‘anarchia’ (leggasi diffidenza e insofferenza) per quanto riguarda l’arte contemporanea, da parte mia preferisco parlare dell’arte come della vita.
È difficile comprendere le opere d’arte che non rientrano nel nostro patrimonio visivo. È difficile conoscere gli altri: non sappiamo cosa pensano, a volte sembrano allontanarci. (v. articolo n. 9)
Per Questi Motivi
propongo di indagare la parola ‘relazione’ che lega, anzi collega.
Come ogni uomo e ogni donna che coltivano pensiero ed energia interiore per ‘crescere dentro’ cercano la forma di espressione più adatta, così l’artista si serve degli elementi che costituiscono il linguaggio della pittura: linee, colori, spazio, luce.
Vincent Van Gogh (1853 – 1890) e Paul Gauguin (1848 – 1903) coetanei, amici e artisti accomunati da un profondo amore per l’arte e dalla volontà di trovare una strada alternativa a quella tradizionale maturano uno stile totalmente diverso pur avendo vissuto, insieme per nove settimane, in una piccola casetta gialla ad Arles, in Provenza.
«I nostri litigi sono terribilmente elettrici… qualche volta ne usciamo con le teste esauste come batterie elettriche». Scriveva Vincent in una lettera al fratello Theo.
Veri rivoluzionari nella pittura furono entrambi incompresi dai loro contemporanei.
La razionalità de La visione dopo il sermone e la drammaticità de Il campo di grano con corvi, sintetizzano gli esiti formali del tutto diversi perché scaturiti da esigenze e caratteri diversi che determinano scelte stilistiche diverse.
Henry Matisse avrebbe parlato di ‘architettura del quadro’ in relazione alla disposizione, sulla tela, di linee, colori, luce, spazio.
La vita è relazione con la natura e con gli altri l’arte è relazione con la vita e … (continua)
Linguaggi a confronto
1889 1889