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Le parole dell’arte – 10

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Didascalie delle opere a corredo dell’articolo precedente (n. 9)

Immagine n. 17

Antonello da Messina(1425 ca.-1479)

 Ritratto d’ignoto marinaio, olio su tavola(1465-1476 ca.) cm 31× 24,5, Fondazione Culturale Mandralisca, Cefalù

Immagine n.18

Girolamo Francesco Maria Mazzola detto Parmigianino, (1503-1540), Autoritratto entro uno specchio convesso, olio su tavola, 1524, cm 24,4 x 24,4, Kunsthistorisches, Vienna

 

  1. LE PAROLE DELL’ARTE

Nelle sue Vite Giorgio Vasari racconta con dovizia di particolari la ‘Vita di Antonello da Messina pittore’ (1425- 1479) «persona di buono e desto ingegno et accorto molto e pratico nel suo mestiero»  del quale apprezza l’ingegno e la generosità. Aveva ereditato,  direttamente da un pittore fiammingo, la pittura ad olio e la portò in Italia insegnandola ad altri pittori. In quel tempo si utilizzava ancora «in su le tavole et in sulle tele non altro colorito che a tempera, il qual modo fu cominciato da Cimabue l’anno 1250 […] nelle pitture a tempera mancavano l’opere d’una certa morbidezza e vivacità, che arebbe potuto arrecare, trovandola, più grazia al disegno, vaghezza al colorito e maggior facilità nell’unire i colori insieme, […] Ma se bene molti avevano sofisticando cercato di tal cosa, non però aveva niuno trovato modo che buono fusse; né usando vernice liquida o altra sorte di colori mescolati nelle tempere.che ancora dipingevano» .

Antonello diventerà famoso: «per la novità di quel colorire e per la bellezza delle figure, avendole fatte con buon disegno, fu comendata molto e tenuta in pregio grandissimo; […] fu sempre amato e carezzato da que’ magnifici gentiluomini, quanto durò la sua vita.»

Il Ritratto d’ignoto marinaio (uno dei tanti che gli furono commissionati) il cui sorriso è enigmatico quanto quello della Gioconda di Leonardo ha una doppia  innovazione: pittura ad olio e  la testa girata verso destra (non più la ‘posa medaglistica’ di profilo) attraverso la quale Antonello cerca di far trasparire  la psicologia e la parte umana del personaggio rappresentato con lo sguardo fisso sullo spettatore e con la luce che illumina il lato destro del volto. In pieno stile fiammingo, in basso uno zoccolo di marmo dove è segnata la data e la propria firma.

Si comprende perché il  “mi piace” sia  un giudizio inutile quanto il “non mi piace” e perchè Monna Lisa deluda tutte le aspettative!!

 

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