di Redazione
La Commissione europea ha dato il via libera alla richiesta della seconda rata da 21 miliardi prevista dal PNRR, che spettano all’Italia.
L’importo effettivo che sarà erogato è pari a 21 miliardi di euro (suddivisi fra 10 miliardi di sovvenzioni e 11 miliardi di prestiti), al netto di una quota che la Commissione trattiene su ogni rata di rimborso, pari al 13% del prefinanziamento ricevuto ad agosto 2021 dall’Italia.
Il Ministero dell’economia aveva inviato la richiesta per la rata il 29 giugno, una volta conseguiti i 45 traguardi e obiettivi indicati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il primo semestre 2022, sui quali il governo pubblicherà entro fine settembre la seconda relazione al Parlamento, per dare conto dello stato di avanzamento e attuazione.
La tabella di marcia del Piano prevede ora che il Paese raggiunga entro dicembre altri 55 obiettivi, portando a 100 quelli totali del 2022, così da poter accedere alla terza tranche di fondi, pari a 21,8 miliardi, dei quali ne saranno effettivamente erogati 19. (riproduzione riservata)
Bisogna attendere ancora qualche giorno per il parere definitivo, per motivi di carattere tecnico e procedurale.
Secondo quanto riportato dal ‘Il sole 24 ore’ le verifiche sono durate tre mesi, in un periodo allungato da un fisiologico rallentamento estivo ma anche dal fatto che con il passare del tempo gli obiettivi si fanno via via più puntuali, e legati a realizzazioni effettive, rispetto ai target iniziali concentrati sulla definizione nazionale della cornice entro la quale si deve muovere il Piano.
La decisione dell’Esecutivo Ue è quella decisiva sul piano sostanziale ma non è l’ultimo passaggio della procedura. La governance della Recovery and Resilience Facility prevede infatti un passaggio successivo al comitato economico e finanziario, il board tecnico dei direttori del Tesoro che avrà un mese per dare il suo benestare.