Dopo settimane di suspense, l'ex primo ministro francese Manuel Valls ha ufficializzato la sua candidatura al comune di Barcellona, alle prossime elezioni municipali di maggio 2019. Valls, apertamente schierato contro gli indipendentisti catalani, ha annunciato la sua decisione con un discorso in lingua catalana, pronunciato dalla sede del Centro di cultura contemporanea di Barcellona. "Sin dalla nascita la mia relazione con Barcellona è stata intima, costante" ha detto il tifoso del Barca, presentando la propria scelta come un ritorno alle origini.
Cinquantasei anni fa, il 13 agosto 1962, è nato nel capoluogo catalano, da padre spagnolo, il pittore Xavier Valls, e madre svizzero-italiana. In più occasioni ha raccontato di aver vissuto a pieno la tripla cultura spagnola-catalana, italiana e francese fino all'età di 16 anni e di parlare catalano a casa dei genitori. Valls ha anche fatto del suo "amore per la Francia" e del suo patriottismo un marchio di fabbrica. Cresciuto a Parigi, all'età di 20 anni è stato naturalizzato francese, perdendo la cittadinanza spagnola. In Francia Valls è entrato in politica da giovane, accanto al socialista Michel Rocard.
E' stato sindaco di Evry, dal 2001 al 2012, consigliere speciale di Francois Hollande durante la campagna presidenziale del 2012, nominato ministro dell'Interno e successivamente primo ministro, incarico ricoperto dal 2014 al 2016. Sconfitto alle primarie del Partito socialista (PS) da Benoit Hamon, Valls ha voltato le spalle alla sua famiglia politica per sostenere Emmanuel Macron, perdendo così molti consensi. Nelle giugno 2017, sul filo del rasoio è stato eletto deputato nella circoscrizione dell'Essone con il partito del presidente, La Re'publique en Marche.
Per anni ha cercato di cambiare nome al PS, senza successo, criticando apertamente la "sinistra legata al passato", difensore di una linea progressista, riformista in materia di economia, a favore dell'imprenditoria, repubblicano in difesa della piena laicità dello Stato, oppositore aperto del 'burkini'.
La sua candidatura al municipio della metropoli spagnola dopo una carriera politica ai massimi livelli in un altro Paese rappresenta una scelta inedita, un primato in Europa. Dall'entrata in vigore del trattato di Maastricht, un cittadino Ue può candidarsi ad elezioni locali in uno degli stati membri. E' anche una scelta che divide, sia in Francia che in Spagna. I pochi sostenitori di Valls in Francia fanno un plauso alla sua "scelta da combattente, appassionato di politica", presentato dall'ex consigliere all'Eliseo Aquilino Morelle come un "uomo coraggioso, volontario, determinato, tutto di un pezzo".
Oppositori ed elettori della sua circoscrizione denunciano invece "l'opportunismo politico" di Valls, in un momento di bloccaggio totale della sua carriera in Francia. In Spagna la sua viene considerata una sfida quasi impossibile da vincere di fronte alla popolare sindaca uscente, Ada Colau, ma anche una scelta che sconvolge il paesaggio politico spagnolo. Valls gode del pieno sostegno del partito liberale anti indipendentista Ciudadanos, ma non è ancora riuscito a convincere le altre due formazioni, il Partito popolare e il Partito socialista. I pro indipendenza lo accusano invece di non conoscere affatto il capoluogo catalano. Per dirigere la sua campagna Valls ha scelto un ex responsabile della comunicazione del FC Barcellona nonchè ex braccio destro del sindaco socialista, Pasqual Maragall.
Padre di quattro figli avuti da un primo matrimonio, Valls si è risposato nel 2010 con la violoncellista Anne Gravoin, di cui è separato dallo scorso aprile. Nelle ultime settimane la stampa spagnola rilancia notizie di una sua presunta relazione con Susana Gallardo, ricca erede di un laboratorio farmaceutico, convinta anti indipendentista. Oltre alla Colau, Valls dovrebbe misurarsi con lo storico Ferran Mascarell, capolista del partito di Puigdemont, e col candidato dell'altra grande formazione separatista, la Sinistra repubblicana di Catalogna, Ernest Maragall, fratello dell'ex sindaco Pasqual Maragall, in carica dal 1982 al 1997.
Vedi: Chi è Manuel Valls, l'ex premier francese alla conquista Barcellona
Fonte: estero agi