La Procura di Catanzaro ha aperto un’inchiesta sullo yacht di 40 metri, battente bandiera delle isole Cayman, affondato nel golfo di Squillace lo scorso 20 agosto.
Il superyacht da 50 milioni era partito da Gallipoli diretto a Milazzo, scrive Open, il vero nome sarebbe “Life Saga” e potrebbe appartenere, secondo alcune fonti e testate specializzate, al magnate russo Gennady Ayvazyan.
Nexta Tv, testata bielorussa, ha riportato su Twitter il video del naufragio e sostiene la tesi che lo yacht si chiami Life Saga e non My Saga. Fondatore di Krutrade, Ayvazyan è uno dei più grandi commercianti di carbone del mondo
Nella notte tra il 19 e il 20 agosto, la Sala operativa della Capitaneria di porto di Crotone aveva ricevuto una chiamata dallo yacht che imbarcava acqua da poppa. In zona è stato inviato un pattugliatore romeno, in servizio per conto dell’agenzia Frontex, e la motovedetta CP 321 da Crotone.
I primi quattro passeggeri e un membro dell’equipaggio, sono stati messi in sicurezza nell’immediato sul pattugliatore romeno e successivamente trasbordati sulla motovedette e condotti in porto a Catanzaro Marina, mentre la società armatrice ha contattato una ditta di rimorchio crotonese per tentare il recupero dell’unità.
All’alba del 20 il rimorchiatore “Alessandro secondo” di Crotone ha iniziato a trainare il Saga verso Crotone, l’unico porto ove la nave sarebbe potuta entrare, prendendo a bordo altri quattro membri dell’equipaggio, tra cui il comandante. Ma la situazione è peggiorata a causa delle condizioni meteo e della costante inclinazione dello yacht. Tanto che è apparso improponibile arrivare sino a Crotone e l’unica possibilità di salvarlo è risultata essere lo spiaggiamento.
Malgrado l’impegno, però, l’acqua ha invaso lo scafo per cui si è reso necessario mollare l’unità che è affondata in brevissimo tempo. Il personale marittimo del Saga che si trovava a bordo del rimorchiatore, è stato quindi trasbordato sulla motovedetta Cp 321 per essere condotto a Catanzaro Marina.
Fonte: rainews