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La storia di Anna: "Ad Azovstal con mio figlio neonato e mio marito prigioniero dei russi"

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(Adnkronos) – “Siamo entrati ad Azovstal il 25 febbraio come una famiglia. Oggi mio marito è prigioniero dei russi, detenuto chissà dove e in chissà quali condizioni, ferito a una gamba e col rischio di vedersela amputata per l’impossibilità di intervenire chirurgicamente. Ho 24 anni, ma è come se avessi sulle spalle il peso di una vita intera. La sera chiudo gli occhi e torno alla spensieratezza, rivedo la mia casa. Il giorno li apro, penso al mio bambino e alle ripercussioni che si porterà dietro”. Anna Zaitseva è una giovanissima ucraina, insegnante di francese, che per quasi tre mesi ha trovato nella ex acciaieria di Mariupol un riparo dalle bombe insieme ad altri 74 civili, 17 dei quali bambini, anche piccolissimi come suo figlio. All’Adnkronos racconta la sua storia e lancia un messaggio a suo marito, di cui non ha più notizie da quasi un mese.
Source: Adnkronos Esteri


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