AGI – “Abbiamo ridotto almeno l’86 per cento degli errori che ci sarebbero stati senza la tecnologia”: lo dice il designatore degli arbitri di Serie A e B, Gianluca Rocchi, nel corso della conferenza stampa di fine stagione a Coverciano. “Arrivare al cento per cento sarebbe bello, ovvio, ma non credo ci si possa riuscire”, ha aggiunto.
In totale, sulle 370 gare di Serie A analizzate – manca l’ultima giornata – i check (cioè i controlli ufficiali) sono stati 2066, che hanno portato a 128 interventi del VAR: soltanto in quattro occasioni la decisione dell’arbitro di campo non è stata modificata dopo l’on field review.
Secondo i dati dell’Aia, ci sarebbero stati 128 errori senza Var, mentre con il Var sono scesi a 18. I tornei di serie A e B di questa stagione “sono stati di una difficoltà incredibile – ha proseguito Rocchi – con momenti molto difficili e qualcuno ha fatto di tutto per crearci dei problemi. Ogni volta che è finita una partita ci sono state delle problematiche, noi ci siamo assunti le responsabilità come qualcun altro deve farlo”.
“Una grossa fetta di calcio ci ha dato una grossa mano”, ha osservato Rocchi, “se noi non avessimo le società che accettassero alcune nostre scelte io potrei smettere di designare. Quindi ringrazio anche chi ha commesso degli errori perché mi ha portato a riflettere e a fare delle valutazioni”.
Gianluca Rocchi poi ha snocciolato alcuni dati della sua stagione da designatore fra cui l’organico iniziale a sua disposizione di 52 arbitri, con 45 di loro che hanno fatto almeno una presenza in serie A. Come criterio di scelta ha sottolineato: “Ad un certo punto abbiamo deciso di non dare più spazio ai ragazzi scegliendo molti internazionali per dare il massimo vista l’importanza degli obiettivi in A e B. Un particolare ringraziamento va a Valeri e Doveri, sono stati fra i migliori e abbiamo cercato di utilizzarli al massimo fino quando è stato possibile”.
Rocchi fra i numeri legati alla serie A ha sottolineato come nelle ultime dieci giornate ci sia stata una crescita di rigori assegnati, mentre sui falli si è scesi, anche se lo stesso designatore si è rammaricato della mancanza di mentalità che, per esempio, è presente nel campionato inglese. “Il rigore di Fiorentina-Roma? Cinque anni fa sarebbe stato un rigore senza discussione – ha risposto Rocchi – è stata una decisione soggettiva dell’arbitro, è una decisione che non ci ha convinto, ma ci è piaciuto come si sia reagito a quel rigore, evidentemente sta passando un certo tipo di cultura” ovvero che certi episodi non siano più da considerarsi rigori.
Il designatore si è mostrato soddisfatto della media delle ammonizioni e delle espulsioni comminate dagli arbitri, con un allineamento generale agli altri campionati europei. L’introduzione della Var nel campionato di serie B secondo il designatore ha creato una sorta di ‘luna di miele’ a livello arbitrale, con un grande abbassamento del numero di falli, di ammonizione ed espulsioni.
Sulla Var in generale Rocchi ha sottolineato come i ‘check’, ovvero i controlli ufficiali, siano aumentati nelle ultime giornate, per precisa richiesta dello stesso designatore, con una media generale di controlli di 0,35 ‘check’ a gara. Il dato che Rocchi ha sottolineato con maggiore enfasi è come il Var abbia ridotto, in serie A per l’86% e in serie B dell’oltre il 91%, gli errori che sarebbero stati commessi senza la tecnologia. “Non credo arriveremo a togliere il 100% degli errori, ma mi ritengo già soddisfatto di questo dato, fermo restando che ovviamente puntiamo a migliorarci”.
Source: agi