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Quadrante: attacchi russi a Est, ancora negoziati su Azovstal

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AGI – La battaglia per la città portuale di Mariupol, nel Sud dell’Ucraina, sembra essere finita ma non è chiaro quanti dei combattenti ucraini siano ancora asserragliati nell’acciaieria Azovstal.

Il destino dei combattenti è avvolto dal mistero. Lunedì più di 260 di essi, molti gravemente feriti, sono stati evacuati in aree controllate dai ribelli sostenuti dalla Russia.

Martedì, altri sette autobus sono stati visti lasciare il sito, diretti a Olenivka, un villaggio orientale controllato dai ribelli filo-russi, ma nè Mosca nè Kiev hanno dato cifre su quante persone fossero a bordo.

Nel sito c’erano centinaia di combattenti tra marine e Guardia Nazionale, oltre al reggimento Azov.

C’erano anche poliziotti, guardie di frontiera e unita’ di difesa territoriale. La Difesa di Kiev ha assicurato di conoscere il numero di quanti fossero, ma ha sottolineato che si tratta di “informazioni sensibili”.

Secondo Kiev, tutti coloro che verranno evacuati dalle acciaierie di Mariupol saranno scambiati con prigionieri di guerra russi, ma il Parlamento di Mosca ha inviato segnali diversi, avvertendo che non dovrebbero essere concordati scambi con i “criminali nazisti”.

“Ci sono ancora molte persone dentro l’Azovstal e i negoziati per farle uscire da lì sono ancora in corso”, ha dichiarato la vice ministra della Difesa ucraina, Hanna Maliar, specificando che in generale l’operazione di evacuazione verra’ considerata terminata solo quando “i difensori di Mariupol saranno evacuati in territori sotto il controllo ucraino”.

Intanto l’esercito russo continua ad attaccare la regione filo-russa di Donetsk e in particolare la città strategica di Slovianks, dove sta cercando di riorganizzarsi e mantenere le posizioni.

Secondo i vertici militari ucraini, i principali sforzi della Russia sono volti a mantenere ed equipaggiare posizioni precedentemente occupate, svolgere attività di ricognizione, assicurare i rifornimenti.

Nel Nord del Paese, sempre secondo Kiev, sui fronti di confine di Volinia, Polissia e Siversk, unità delle forze armate bielorusse continuano a rafforzarsi. Kiev denuncia che truppe russe continuano ad attaccare con l’artiglieria le infrastrutture civili nelle città e nei Paesi adiacenti a quel confine e in particolare le regioni di Chernihiv e Sumy, vicino la capitale.

Sul fronte di Kharkiv, la seconda citta’ del Paese, i russi hanno smesso di bombardare la capitale della regione ma mantengono posizioni in altre aree e cercano di ostacolare l’avanzata delle truppe ucraine.

L’esercito russo ha schierato l’artiglieria per attaccare le città e i centri di Tsyrkuny, Ruski Tyshky, Cherkaski Tyshky e Pytomnyk, tutti in questa regione.

A Mykolaiv, a nord della penisola di Crimea occupata, le forze russe hanno schierato diversi mezzi di artiglieria.

Sul fronte di Donetsk e Lugansk, nelle ultime 24 ore, le truppe ucraine rivendicano di aver respinto dodici attacchi russi, distrutto tre carri armati, tre sistemi di artiglieria, sei veicoli corazzati da combattimento e sette veicoli a motore, secondo il rapporto militare. 

Source: agi


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