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Termosifoni, trasporti, smart working: le regole dell'Ue per fare a meno del gas russo

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AGI – Ridurre il riscaldamento (o l’aria condizionata); lavorara da casa; percorrere a piedi o in bici i tragitti brevi; usare l’auto il meno possibile e ridurre la velocità e scegliere il treno invece dell’aereo.

Sono alcuni dei suggerimenti messi a punto dall’Agenzia internazionale per l’energia e la Commissione europea per i cittadini per ridurre il proprio consumo di energia e risparmiare denaro.

Ma non solo: i pochi passi farebbero risparmiare abbastanza petrolio per riempire 120 super petroliere e abbastanza gas naturale per riscaldare quasi 20 milioni di case se adottato da tutti i cittadini dell’Unione.

Ma alla base l’intento è “aiutare l’Ucraina riducendo la dipendenza dell’Ue dai combustibili russi, e anche per ridurre le emissioni di gas serra”. 

“Cittadini in tutta Europa hanno aiutato l’Ucraina facendo donazioni o aiutando direttamente i rifugiati e molti vorrebbero fare di più. La maggior parte delle famiglie sta ricevendo bollette energetiche più elevate a causa della crisi energetica, esacerbata dalla guerra. Usare meno energia non è solo un modo immediato per i cittadini dell’Ue di ridurre le bollette, ma aiuta anche l’Ucraina riducendo la necessità di petrolio e gas russi, contribuendo così a ridurre i flussi di entrate che finanziano l’invasione“, si legge in una dichiazione congiunta della Commissione europea e dell’Agenzia internazionale per l’energia. 

Seguendo tutte le raccomandazioni del piano, il nucleo familiare tipico dell’Ue potrebbe risparmiare, in media, circa 500 euro all’anno, anche se gli importi variano a seconda delle dimensioni del nucleo familiare, dell’ubicazione e dell’accesso ai trasporti pubblici. 

Se tutti i cittadini dell’Ue seguissero le raccomandazioni a casa e sul posto di lavoro, si risparmierebbero 220 milioni di barili di petrolio all’anno e circa 17 miliardi di metri cubi di gas naturale

Source: agi


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