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I leader occidentali a colloquio sulla crisi in Ucraina

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AGI – “Gravi preoccupazioni per le tattiche brutali della Russia”. Il presidente americano, Joe Biden, attacca ancora il Cremlino dopo la telefonata con i principali leader europei. Al colloquio hanno partecipato Draghi, Johnson, Scholz e Macron e una nuova condanna è stata espressa contro gli attacchi ai civili. È stata trovata trovano unità di intenti e di azione e l’impegno a “coordinare gli sforzi per aiutare la popolazione in fuga dal conflitto o bloccata in patria”.

Mosca ha reagito alle parole di Biden degli ultimi giorni ritenendo inaccettabili alcuni epiteti come “dittatore omicida”, “criminale di guerra”, “un puro delinquente”, usati dall’inquilino della Casa Bianca. 

Il ministero degli Esteri russo ha così convocato l’ambasciatore americano John Sullivan e gli ha consegnato una nota di protesta per le dichiarazioni “non degne di uno statista di così alto rango” e che hanno “messo le relazioni Usa-Russia sull’orlo della rottura”.

Intanto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è tornato a insistere sulla necessità di un incontro “in qualsiasi formato” con l’omologo russo, Vladimir Putin. “Ritengo che senza questo incontro sia impossibile capire pienamente cosa siano pronti (a fare) per fermare la guerra”, ha affermato in un’intervista al sito locale Suspilne.

La nuova difesa Ue

L’altro grande fatto delle ultime ore è stata la creazione da parte dell’Unione europea di una nuova strategia di difesa, chiamata Bussola, che coinvolgerà 5 mila uomini e più fondi per la spesa militare. I 27 membri hanno approvato il ‘mini-esercito’ europeo con forze terrestri, marittime e aeree, ma anche cibernetiche. Borrell: “Non è una risposta all’Ucraina, ma è parte della risposta”.

Progressi minimi sul campo

Sul lato delle operazioni belliche, all’indomani del ventiseiesimo giorno di guerra, le forze russe registrano progressi minimi nell’offensiva contro le principali città ucraine.

Secondo fonti dell’intelligence angloamericana, gli invasori stanno consolidando le loro posizioni e portando l’artiglieria nel raggio di azione della capitale Kiev, mentre le truppe ucraine cercano di contrattaccare. Come sempre, è molto difficile ricostruire, sia pure in modo sommario, la situazione sul campo, dal momento che le fonti ucraine, russe e occidentali spesso offrono versioni dei fatti discordanti.

Source: agi


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