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Dagli Usa armi per 200 milioni. Media israeliani: "Sì da Russia a negoziati a Gerusalemme"

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AGI – La guerra tra Ucraina e Russia entra nel 18esimo giorno. E mentre il presidente ucraino rileva un approccio diverso da Mosca – “Ora parliamo”, ha detto -, Scholz e Macron si mostrano pessimisti. Mosca “non fa più solo ultimatum”, ha commentato Zelensky in conferenza stampa. “C’è un “approccio fondamentalmente diverso. Abbiamo iniziato a parlare” e “sono contento che ci sia un segnale da parte della Russia”.

Il presidente francese, Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, hanno sottolineato che Putin, non ha intenzione di “fermare la guerra” e hanno avvertito che intendono varare sanzioni contro il regime russo a livello di quelle decise contro l’Iran, riferisce l’Eliseo dopo la telefonata tra i tre leader. 

Le truppe russe hanno stretto il cerchio sulla capitale, bersagliata da nuovi raid aerei. Colpito anche il mercantile russo nel Mar D’Azov. E da Washington è arrivata la risposta di Biden che ha assicurato che gli Stati Uniti sono disposti a passi diplomatici utili. Lo ha riferito un portavoce del Dipartimento di Stato, citato dalla Reuters, dopo che il presidente ucraino Zelensky ha detto che l’Occidente dovrebbe essere più coinvolto nei negoziati per porre fine alla guerra. 

“Se ci sono passi diplomatichi che possiamo intraprendere che il governo ucraino ritiene utili, siamo pronti”, ha detto il portavoce. “Stiamo lavorando per fare in modo che gli ucraini siano nella posizione negoziale più forte possibile, anche aumentando la pressione sulla Russia, imponendo costi elevati e fornendo assistenza alla sicurezza per aiutare gli ucraini a difendersi”. Un intento che si traduce in un sì ad altre armi per 200 milioni.

Intanto le Nazioni Unite hanno reso noto il bollettino secondo cui dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina a oggi sono rimasti uccisi 579 civili, fra cui 42 bambini, e altri 1.002 sono rimasti feriti. “La maggior parte di questi civili è stata colpita da potenti armi esplosive come le bombe dell’artiglieria pesante, i lanciarazzi multipli e i missili lanciati da aerei”, afferma l’Onu. 

Secondo l’Ufficio per i diritti umani dell’organizzazione, il numero dei morti e dei feriti è “di gran lunga più alto, soprattutto nei territori controllati dal governo (di Kiev, ndr) e soprattutto negli ultimi giorni”, con il conflitto che si è intensificato in località come Kharkiv, Mariupol e Donetsk, “dove secondo alcune fonti vi sono centinaia di morti e feriti civili”.
 

Source: agi


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