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Napoli: Confedercontribuenti a sostegno delle imprese sotto estorsione

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di Ettore Minniti

Inquietante episodio estorsivo ai danni di una ditta edile di Napoli, la quale sta operando in Marano di Napoli, con la concessione dell’appalto per la ristrutturazione di due immobili da parte del Consorzio Iride Imprese Italia, che si occupa di stipulare contratti con i condomini a livello nazionale per poter usufruire dei bonus facciata e altri bonus.

Due i casi segnalati ai Carabinieri di Marano. Il primo, la settimana scorsa, il ritrovamento di alcuni proiettili di pistola nel cantiere e il secondo con la chiara ed esplicita richiesta da parte degli estorsori rivolta agli incolpevoli operai: “…non mettete mano a lavoro domani, altrimenti vi spariamo in testa a voi e al vostro titolare. Ditegli prima di passare per venire a mettersi a posto con gli amici di Marano!”

Oggi, Carmelo Finocchiaro, Presidente di Confedercontribuenti, ha partecipato a Napoli ad una manifestazione antiracket e di solidarietà nei confronti del titolare e degli operai della ditta coinvolta.

Non ci pieghiamo al sistema mafioso o camorristico – ha dichiarato Finocchiaro – che vuole estorcere denaro alle imprese edili sane, che lavorano con onestà e capacità tecniche e professionali. Chi lo fa si espone alle nostre denunce e segnalazioni alle forze di polizia. Tutti gli uomini e le donne di Confedercontribuenti fanno e faranno fronte comune! Spero che gli autori di questo atto criminale e vergognoso siano identificati e consegnati alle patrie galere!”.

Marano di Napoli non è nuovo a questi episodi estorsivi ai danni di imprenditori. Ottimo il lavoro svolto dai Carabinieri in questi anni con l’identificazione e l’arrestato gli autori, ben coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia.

La DDA nell’autunno del 2021 aveva svelato come la camorra deteneva il dominio degli ospedali napoletani. Appalti truccati, estorsione alle ditte che si aggiudicavano i servizi, gestione diretta dei bar e punti ristoro ma anche pizzo ai parcheggiatori abusivi. I clan avevano diviso gli affari seguendo la geografia del territorio. I proventi venivano divisi tra i più importanti clan della città.

Confedercontribuenti è convinta che l’impegno di magistratura e forze di polizia, a tutela della libera impresa, non verrà mai meno e anche in questo caso saprà lavorare con zelo e senso del dovere.

Siamo, altresì, convinti che il titolare della ditta, vittima di estorsione, non sarà lasciato solo.