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Alle Olimpiadi cronista trascinato via in diretta, il Cio minimizza

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AGI – Primo episodio controverso sulle limitazioni alla stampa straniera alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022. Nella serata di ieri, un giornalista dell’emittente televisiva olandese Nos è stato trascinato lontano dalla telecamera da una guardia, mentre era in onda, suscitando la sorpresa della conduttrice in studio.     

L’incidente, di cui non sono chiare le motivazioni, è durato qualche minuto prima che il giornalista potesse comparire di nuovo di fronte all’obiettivo e riprendere il servizio sull’apertura dei Giochi Olimpici Invernali. Il giornalista, Sjoerd den Daas, era in diretta quando è stato circondato da funzionari della pubblica sicurezza cinese. L’episodio è stato commentato dal Comitato Internazionale Olimpico, che ha minimizzato l’episodio, imputandolo a un eccesso di zelo da parte del funzionario: “Ovviamente ci siamo messi in contatto con l’emittente pubblica Nos, ed è stata una circostanza sfortunata”, ha dichiarato il portavoce del Cio, Mark Adams.

 

Thanks to all who have been following the incident last night during the Beijing Olympic Opening Ceremony. I wanted to clarify some facts about what happened. https://t.co/nzk2p0DKhl

— Sjoerd den Daas (@sjoerddendaas)
February 5, 2022

 

La polemica, però, non si è spenta. Un portavoce dell’emittente olandese si è detto “curioso” di sapere con chi il Cio si fosse messo in contatto, sostenendo che né i dirigenti della testata né quelli della delegazione olimpica dei Paesi Bassi a Pechino 2022 hanno sentito rappresentanti del Cio sull’incidente.

Per il diretto interessato, citato dalla sua stessa emittente, “l’incidente di ieri sera non è un incidente isolato, ma accade raramente in diretta durante la trasmissione“. Le preoccupazioni riguardo alla libertà di stampa in Cina, soprattutto in vista delle Olimpiadi Invernali, che hanno attratto molti giornalisti stranieri, erano emerse già alla vigilia dell’apertura dei Giochi: in un recente rapporto, il Foreign Correspondents’ Club of China (Fccc) – l’associazione che riunisce la stampa straniera presente a Pechino, non riconosciuta dal governo cinese – aveva lanciato l’allarme sull’aumento dei casi di intimidazioni di giornalisti stranieri in Cina.

Source: agi


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