Dare voce in capitolo ai cittadini nella progettazione del futuro dell’Unione europea.
Questo è l’obiettivo della conferenza sul futuro dell’Europa, che ha preso il via lo scorso maggio e si concluderà in primavera.
Questo venerdì, due gruppi si sono riuniti a Strasburgo: i cittadini sono stati scelti casualmente, rispettando determinati criteri per garantire che siano rappresentate tutte le età e i gruppi socio-economici, ma anche tutte le nazionalità dell’Unione.
“In definitiva dice Valentina Balzali, cittadina italiana – questa è un’ottima iniziativa per due motivi: mantiene l’Europa più vicina ai cittadini e i cittadini si sentono molto più coinvolti in quello che è un processo politico, un processo democratico.
Attraverso questo evento, ho potuto capire le difficoltà della politica e le esigenze di un approccio democratico”.
Sono state discusse tematiche come democrazia, valori e diritti, ma anche cambiamenti climatici, ambiente e salute: l’occasione è stata propizia per esporre le proprie idee agli eurodeputati.
“Ho partecipato ad alcuni gruppi nazionali – dice Leverne Nijman, cittadina olandese – e sono davvero contenta delle cose che sono state dette.
Mi aprono gli occhi e ci sono opinioni molto interessanti e diverse, il che è anche molto difficile perché non c’è una sola opinione tra i cittadini olandesi.
Abbiamo cercato di ottenere il più possibile proposte chiare: non è come raccogliere ciliegie, tutti i suggerimenti troveranno la propria strada”.
I partecipanti presenteranno le loro proposte durante una sessione plenaria, che si terrà durante il fine settimana, alla presenza di deputati e commissari.