È stato presentato a Expo 2020 Dubai il progetto di Unitsky String Technologies, l’azienda bielorussa che promette di consentire ai viaggiatori di attraversare il deserto a una velocità record di 600 km orari. Se n’è parlato durante la settimana dedicata allo “Sviluppo Urbano e Rurale”, che ha dato la parola ai diversi urbanisti, policymaker e stakeholder chiamati a dare forma alla mobilità e alla connettività globale futura a margine dell’Esposizione universale organizzata negli Emirati Arabi Uniti. Proprio qui è stato inaugurato un prototipo di sistema di trasporto passeggeri e merci a metà strada tra una funivia e una ferrovia: un impianto di prova, da 14 milioni di dollari, con lo scopo di dimostrare la funzionalità di questo innovativo sistema con alimentazione elettrica a zero emissioni di CO2.
“Il deserto e il clima che ci circonda danno forma alle nostre città, al nostro abbigliamento e alla nostra cultura. Storicamente abbiamo sempre dovuto fare i conti con grande penuria d’acqua, lunghe e pericolose distanze tra i diversi centri abitati. Questo è un luogo che anche simbolicamente rappresenta le sfide future della mobilità, in bilico tra sostenibilità ambientale, economica e sociale”, ha detto Nasser Majid AlQasemi, Assistant undersecretary for Infrastructure and transport degli Emirati Arabi, durante il convegno Shaping the Future of Mobility che si è tenuto al Padiglione Italia. “Il deserto è un limite, ma i suoi grandi spazi vuoti sono anche un simbolo oltre che un luogo d’ispirazione e di sperimentazione.” E la ferrovia, nella sua concezione tradizionale o con le funivie 2.0, è al centro della scena.
Secondo i dati diffusi nel corso della fiera di settore “Middle East Rail” di Dubai, l’Arabia Saudita, da sola, ha in corso un piano di investimenti da 590 miliardi di dollari per il comparto ferroviario, 250 miliardi di dollari sono gli stanziamenti previsti dagli Emirati Arabi Uniti, 22 miliardi da Kuwait, 17 dall’Oman, 28 dal Bahrain. Expo 2020 Dubai è il luogo che dà forma alla collaborazione internazionale. “Molte importanti società italiane hanno deciso di contribuire al Padiglione Italia, non solo per mostrare quello che l’Italia sta facendo, ma anche per costruire una visione comune sul futuro”, ha detto il Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, durante lo stesso convegno a cui sono intervenuti anche i rappresentanti di alcuni dei più importanti stakeholder della mobilità italiana, quale Vera Fiorani, CEO di Rete Ferroviaria italiana, di Marco Troncone per Aeroporti di Roma e Armando Brunini per SEA Milano Aeroporti. Dal 2009 anche gli Emirati hanno investito nelle ferrovie con Etihad Rail, l’operatore della rete ferroviaria nazionale istituita non solo per il futuro del trasporto passeggeri, ma anche per collegare i principali porti e aeroporti degli Emirati con i centri di distribuzione, i centri industriali e le comunità urbane. La rete farà anche parte della rete ferroviaria GCC, che collega gli Emirati Arabi Uniti all’Arabia Saudita via Ghweifat a ovest e l’Oman via Al Ain a est.
Source: agi