AGI – Un avvocato di Monza gestirà il patrimonio di Eitan al posto della zia Aya. E’ la conseguenza principale della decisione del Tribunale dei Minori di Milano che, per la prima volta da quando è in corso la contesa tra i due rami della famiglia per l’affido del piccolo sopravvissuto all’incidente del Mottarone, si rivolge a qualcuno fuori dall’ambito domestico segnato da cruente divisioni.
“L’elevatissima conflittualità, manifestatasi successivamente all’iniziale nomina del tutore, ha reso necessaria l’individuazione di un soggetto terzo visto che la contesa parentale insorta indubbiamente contribuisce a complicare ogni scelta personale, relazionale, economica ed educativa che dovrà essere assunta nel prioritario interesse del bambino, già così drammaticamente segnato dai tragici vissuti personali” scrive la presidente del Tribunale per i minorenni di Milano, Maria Carla Gatto, che ha quindi nominato un tutore esterno, “un professionista estraneo a entrambe le famiglie di origine”.
La decisione viene considerata una vittoria da Shmuel Peleg, commosso alla notizia, ed Esther Cohen, i nonni di Eitan, che avevano chiesto ai giudici di scegliere una persona fuori dalla famiglia. “Ora auspico che finalmente la zia non impedisca più i contatti tra il minore e i nonni, come sta facendo dopo che Eitan è tornato in Italia” commenta l’avvocato Sara Carsaniga, legale dei nonni, sottolineando che ancche il procuratore Ciro Cascone ha appoggiato la richiesta di cercare un tutore esterno.
A questo punto, Eitan continuerà a stare con gli zii Or e Aya nella villetta di Travacò Siccomario ma le decisioni che lo riguardano saranno prese dal legale di Monza.
Il suo futuro, viene ventilato nel provvedimento, potrebbe anche essere in una famiglia ‘nuova’.
Per Or e Aya peraltro sorge un problema in vista di un’eventuale richiesta di adozione, almeno nell’imminenza.
Si è saputo che sono indagati per diffamazione e furto nell’abitazione dei genitori di Eitan dalla pm Valentina De Stefano, lo stesso magistrato che coordina l’inchiesta in cui sono indagati, per sequestro di persona, sottrazione e trattenimento di minore all’estero e appropriazione del passaporto del piccolo, il nonno Shmuel Peleg e il presunto complice Gabriel Alon Abutbul, destinatari di mandati di arresto, e la nonna.
L’iscrizione nel registro degli indagati arriva in conseguenza della denuncia presentata alla Polizia di Tel Aviv dalla nonna materna del bimbo a ottobre. In particolare, la donna li aveva accusati dell'”uso illegale di cellulari ritrovati nell’abitazione dei genitori di Eitan”, del presunto furto di gioielli, Ipad e macchine fotografiche e per aver usato illegalmente dei contenuti del computer. Il furto sarebbe avvenuto subito dopo l’incidente.
Gli atti sono poi stati trasferiti per competenza da Israele a Pavia. In attesa che si decida se le accuse siano fondate o meno, un’eventuale richiesta di adozione potrebbe essere ostacolata dal coinvolgimento in un’inchiesta.
Source: agi