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Le volte (tante) che l'Economist sferzò l'Italia

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AGI – L’Economist ha decretato l’Italia Paese dell’Anno 2021. Ma negli anni passati non sono mancate le sferzate critiche al Belpaese, nel mirino per la politica inadatta, i problemi strutturali e le mancate riforme.

Di seguito una lista:

24 aprile 2021: Il settimanale britannico si mostra scettico sul governo di Mario Draghi. “Ci si aspetta troppo, il primo ministro italiano non fa miracoli. La politica italiana ha il mito del salvatore”.

18 febbraio 2021: “Mario Draghi comincia il lavoro più duro nella politica europea ma può godere dell’inconsueto sostegno dei connazionali, almeno all’inizio”. 

16 gennaio 2021: L’Economist ironizza sul fatto che Matteo Renzi abbia fatto cadere il governo italiano in piena pandemia. “Esattamente quello di cui non hanno bisogno. Molti considerano l’accaduto come l’acme della irresponsabilità”.

17 novembre 2020: “Una montagna di soldi dall’Ue ma ci saranno riforme strutturali?”, così titolava alla luce del via libera di Bruxelles ai fondi per il Recovery. “Il prossimo anno sarà quello in cui l’Italia vincerà la lotteria, un’iniezione di liquidità senza precedenti, neppure ai tempi del Piano Marshall che trasformò le fortune del Paese dopo la Seconda Guerra Mondiale”. 

21 settembre 2019: “Demolition Man, Matteo Renzi lascia il Partito Democratico. Il suo sembra il primo passo verso la fondazione di un nuovo partito centrista sulla falsariga di En Marche e Ciudadanos”. 

9 gennaio 2019: Nel ‘Democracy Index’ 2018 (Indice democrazia) stilato annualmente dall’Economist Intelligence Unit, l’Italia perde 12 posizioni e scivola dal 21esimo al 33esimo posto, a causa delle politiche anti-immigrazione e anti-establishment del governo. 

3 marzo 2018: “L’Italia va alle urne con fosche prospettive elettorali. Povera Italia”.

14 settembre 2017: L’Italia “beneficia della più ampia ripresa europea, anche se sullo sfondo restano i problemi politici”. “I problemi strutturali persistono per cui è difficile essere troppo ottimisti”.

25 ottobre 2014: “Renzi, Mamma’s Boy. Il premier soffre di una malattia così rara che non è ancora apparsa in alcuna rivista medica: la proclamite. L’annuncio compulsivo di nuove politiche”. 

22 febbraio 2014: Prende avvio il governo Renzi. “C’è un nuovo primo ministro in Italia, ma un uomo ha bisogno di un mandato. Come l’Argentina, un Paese un tempo ricco piegato dalla debolezza delle sue istituzioni politiche, l’Italia rischia di seguire lo stesso destino”. 

4 novembre 2010: Per l’Economist, finché non si supera “lo stallo” sul futuro di Silvio Berlusconi, “l’Italia resterà un Paese alla deriva, con un governo incapace di formulare le politiche di cui ha bisogno”.

26 aprile 2001: In copertina, “Perché Silvio Berlusconi è inadatto a guidare l’Italia”.

Source: agi


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