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I toni apocalittici non toccano Cina, India e Russia

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AGI – I toni drammatici sul clima dei grandi leader della terra non cambiano le posizioni di Cina, India e Russia che restano fermi nelle loro tempistiche per arrivare a zero emissioni. Percorsi molto più elastici rispetto a quelli di Europa e Stati Uniti, più flessibili del 2050 fissato dai grandi. Che vanno dal 2060 fissato da Cina e Russia al 2070 indicato dall’India. 

“L’orologio dell’Apocalisse ticchetta sempre più forte e segna un minuto a mezzanotte”, quando scatterà “la fine della vita umana su questo pianeta come la conosciamo”, ha tuonato il primo ministro britannico, Boris Johnson, aprendo la Cop 26, la Conferenza Onu sul clima di Glasgow. Il mondo ha proseguito Johnson, si trova come “James Bond in quei film in cui deve disinnescare un macchinario mortale pochi minuti prima che scatti ma questo non è un film e noi non siamo James Bond”. 

Gli ha risposto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres che sempre in tema di citazioni cinematografiche ha omaggiato Trainspotting. Chiudendo il suo intervento ha detto “scegliete l’ambizione, scegliete la solidarietà, scegliete di salvaguardare il nostro futuro e salvare l’umanità”, chiaro riferimento all’ultima scena del film di Danny Boyle. 

Il vertice ha preso piede in una città fredda ma pulita (il paventato sciopero dei netturbini che avrebbe dovuto gettare Glasgow nello scompiglio, non c’è stato) e far appello all’urgenza e alla mancanza di tempo si è unito anche il presidente cinese Xi che da Pechino, in un videomessaggio, ha esortato “a fare di più” ma, allo stesso tempo, ha invitato le nazioni ricche “a sostenere quelle in via di sviluppo”. 

Il presidente Usa Joe Biden ha invocato Dio affinché “salvi la terra” e ha chiesto scusa per le scelte del suo predeccessore Donald Trump sul tema clima. “Questo è il decennio che determineraà le prossime generazioni, il decennio in cui abbiamo l’opportunita’ di dimostrare a noi stessi che possiamo mantenere l’obiettivo di (limitare il riscaldamento a) 1,5 gradi”, ha detto proprio mentre a Washington il senatore Dem Joe Manchin annunciava il voto contrario al piano climatico di Biden. 
    Tra file di un’ora e mezza per accedere al Sec (Scottish Event Campus) il luogo dove si svolge il vertice, auto-test rapidi anti-Covid (non controllati), mascherine libere e distanziamento a piacere, la Cop26 rappresenta anche un modo, per chi viene da fuori, per capire l’approccio alla pandemia della Gran Bretagna. 
    Per quanto riguarda le proteste ci sono, fuori dal centro congressi, in giro per la città, ma discrete e festose. Greta Thunberg si è auto invitata al vertice che voleva fare a meno di lei. Finora ha incontrato solo la premier scozzese Nicola Sturgeon. Anche a Glasgow come a Milano, qualche giorno fa, la giovane attivista ha ripetuto che “il cambiamento non verrà dai politici ma da noi. Basta bla…bla..bla..”. 

Source: agi


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