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2 novembre 2004. Ad Amsterdam viene ucciso il regista olandese Theo van Gogh, nipote del celebre pittore

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di Gianni De Iuliis

Theodoor “Theo” van Gogh (23 luglio 1957 –2 novembre 2004) è stato un regista, attore e produttore televisivo olandese. Discendente del fratello del celebre pittore Vincent van Gogh, fu assassinato ad Amsterdam da Mohammed Bouyeri, estremista islamico, come ritorsione contro alcune immagini mostrate nel suo film Submission.
Theo van Gogh nei suoi articoli attaccava duramente politici, giornalisti e coloro che facessero “parte del sistema”. In conseguenza di ciò, fu licenziato più volte dai giornali per i quali lavorava. Usava toni feroci contro le religioni, ma dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 focalizza il proprio sdegno contro l’Islam.
Nella pancia di van Gogh, dopo l’assassinio, vennero piantati due coltelli, uno dei quali tratteneva un documento di cinque pagine con minacce ai governi occidentali e agli ebrei.
Oriana Fallaci cita van Gogh nel suo articolo del 2005, Il nemico che trattiamo da amico.
Frank Miller gli dedica nel 2012 il fumetto Sacro terrore, edito in Italia da BAO Publishing.