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Draghi: "Nella legge di bilancio 12 miliardi per il taglio delle tasse. In 15 anni investimenti per 540 miliardi"  

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AGI – Sono previsti 540 miliardi di investimenti pubblici in quindici anni. Ad annunciarlo è il premier Mario Draghi, parlando della legge di bilancio in conferenza stampa. “Puntiamo con forza sul rilancio degli investimenti, 89 miliardi nel periodo che va dal 2022 al 2036 ma se uno considera tutto, il Pnrr i fondi stanziati e i fondi in manovra, il tutto porta a una cifra di 540 miliardi di investimenti nei prossimi 15 anni”.

La crescita

Per il presidente del Consiglio il Paese crescerà ben oltre il 6%, “è un momento per l’Italia molto favorevole. Dobbiamo mantenere questa crescita anche per gli anni futuri”. Questa crescita, secondo Draghi, “non è più un obiettivo assestante. Ora si pone la questione dell’equità della crescita, della sostenibilità”, aggiunge. “Con questa manovra tagliamo le tasse, stimoliamo gli investimenti e miglioriamo la spesa sociale con più attenzione a giovani e donne”.

Il tema della crescita è centrale nella conferenza stampa. “Bisogna mantenerla anche negli anni a venire, questi trimestri – ha spiegato – sono stati notevoli e il quarto si annuncia positivo. Sempre maggiore attenzione si mette sulla qualità di questa crescita e questa è una novita, è un mutamente nel pensiero di chi fa economia in Europa”.

“Dal problema delle pensioni e dal debito pubblico si esce crescendo molto – ha aggiunto il premier –  è necessario che tutte le azioni del governo siano dirette a quel fine. È questo lo spirito della legge di bilancio”. 

Taglio delle tasse

Nella manovra per il taglio delle tasse “ci sono 12 miliardi, non 8, per ridurre la pressione fiscale nel 2022”. Nello specifico, secondo il presidente del Consiglio “8miliardi vanno ad un intervento mirato per ridurre le imposte sulle società, sulle persone, sul cuneo fiscale e ci sono varie ipotesi di impiego di questi 8 miliardi che definiremo con il Parlamento”.

“La legge di bilancio deve essere accompagnata da riforme strutturali, come la riduzione delle tasse – ha sottolineato Draghi – questa legge migliorerà la coesione sociale. Non c’è crescita senza equita”. 

Le pensioni

Tra gli impegni del governo c’è quello di tornare appieno al contributivo. “Si prevede una transizione, quota 102, con 38 anni di contributi e 64 di uscita. Abbiamo rafforzato l’Ape e opzione donna”, ha detto ancora Mario Draghi sulle pensioni.

“Il contributivo costituisce la scatola dentro cui tante cose si possono aggiustare, come la flessibilità in uscita”. Centrale è il fatto che il sistema “deve assicurare la sostenibilità delle pensioni”. Sulle pensioni, d’altronde, l’esecutivo “resta aperto al dialogo con le parti sociali”. A questo si aggiunge anche la riforma degli ammortizzatori sociali, definita “profonda” e capace di rappresentare “il principio dell’universalismo, tutti i lavoratori saranno coperti da misure protettive”.

Il presidente, a domanda specifica, ha sottolineato come non si aspetti uno sciopero da parte dei sindacati, “considerata la disponibilità del governo a dialogare, ma ogni decisione spetta a loro”.

“Il tasso dell’occupazione è basso, dobbiamo far entrare nel mercato del lavoro i giovani e anche chi è andato in pensione – ha sottolineato Draghi – il contributivo richiede passi di partecipazione elevati ma c’è bisogno che i conti tornino”. 

Scuole e costruzioni

Per Draghi “una delle idee più importanti è quella di avere un formato standard per la costruzione delle scuole progettato da grandi architetti e che i comuni potranno usare: il tempo per costruire una scuola il tempo potrebbe essere ridotto”. 

Il Premier ha confermato il prolungamento del bonus sulle costruzioni: “è stato molto positivo”. Stesso destino avranno altre misure che si sono rilevate efficaci. “Confermiamo molti incentivi per il prossimo anno come questo”.

Il reddito di cittadinanza

Nello scambio di battute con i giornalisti torna anche il tema del reddito di cittadinanza. “I controlli saranno molto precisi e dovranno essere soddisfatti prima della erogazione del reddito”, spiega Draghi.. “Il sistema precedente non ha funzionato, ma deve essere mantenuto lo spirito del reddito. È uno spirito che condivido ma non ci devono essere abusi e non bisogna ostacolare il funzionamento del mercato del lavoro. C’è un chiaro disincentivo ad accettare in bianco un’offerta di lavoro. Si tratta di un’azione di trasparenza sul mercato del lavoro”.

Mps

 

 

 

Source: agi


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