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Expo 2020 Dubai: il Lazio, culla dell’aerospazio italiano, presenta le sfide del cluster regionale

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AGI – Nella giornata che chiude la settimana dedicata allo Spazio, sul Palco del Padiglione Italia sono salite le eccellenze laziali del settore, tra cui protagonisti internazionali dello Spazio, come Leonardo, Avio e Thales Alenia Space Italia, riuniti a Dubai insieme al mondo della ricerca universitaria, delle Pmi e delle start up per l’evento: “Forum Lazio, Regione dello Spazio. Da Colleferro Capitale dello Spazio 2022, le nuove sfide della Space Economy” organizzato da Lazio Innova, l’agenzia per l’innovazione del Lazio.

È una lunga carrellata storica quella presentata dai relatori. Dell’immediato dopoguerra, quando anche grazie al legame scientifico creatosi con gli Stati Uniti tramite, è al professor Luigi Broglio dell’Università La Sapienza di Roma a cui si deve il lancio del satellite San Marco dalle Wallops Island in Virginia. Fino ai giorni nostri, che vedono l’Italia sul podio europeo e tra i primi sette Paesi al mondo nel settore, mentre la sola Regione Lazio, in cui si trova uno dei 12 cluster nazionali di settore, impiega 23.500 persone, tremila ricercatori, dieci grandi istituti di ricerca per 5 miliardi di fatturato annuo e 2 miliardi di esportazioni.

Massimo Comparini, ceo di Thales Alenia Italia, ha ricordato, anche ad un pubblico di non addetti ai lavori, le tante implicazioni dell’industria dello Spazio, che “vanno ben oltre suggestive e pionieristiche esplorazioni. L’Industria e la ricerca nel settore sono cruciali in tantissimi aspetti del nostro quotidiano, come nel monitoraggio ambientale, l’agricoltura di precisione, la gestione delle emergenze naturali, senza dimenticare la telemedicina. Il Lazio ha tutte le componenti della catena del valore e ha messo a frutto tutti i vantaggi della conglomerazione.”

Mario Cospito, Senior Vice President – Institutional relations di Avio, ha citato alcuni dei gioielli italiani, tra cui il razzo Vega progettato e costruito a Colleferro, che fa parte della famiglia dei lanciatori dell’Esa e la partecipazione al lanciatore Ariane, fornendo una parte dei motori di spinta, quali “progetti che hanno importanti ricadute nel territorio e un peso nella corporate responsibility”.

Giovanni Saccodato, chief strategic equity officer di Leonardo, ha ricordato il satellite Prisma, che ha a bordo lo strumento iperspettrale operativo più potente al mondo per l’osservazione di precisione del territorio, il satellite Cosmo-SkyMed per la tutela delle ricchezze archeologiche e il programma europeo di osservazione della Terra Copernicus.

L’Italia è uno dei soli 6 paesi al mondo in grado di portare oggetti nello spazio. Ed è sullo sfondo dì questa consapevolezza che Colleferro eredita, dal 15 novembre, il ruolo di capitale europea dello spazio 2022 nel progetto Ariane, l’associazione europea delle città spaziali. Un testimone che torna alla località della cintura romana, città operaia agli inizi del Novecento, oggi riconosciuta come uno dei luoghi dove tutto è iniziato per l’industria dello Spazio italiana.

Source: agi


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